Aggiornato a
Iscriviti alla nostra newsletter

Largo consumo: il carrello della spesa cambia, ma il valore è stabile

Largo consumo: il carrello della spesa cambia, ma il valore è stabile
Largo consumo: il carrello della spesa cambia, ma il valore è stabile

Largo consumo: il carrello della spesa cambia, ma il valore è stabile

Information
Redazione

La ricerca realizzata da Nielsen e presentata nel corso della 34° edizione de Linkontro, è emerso come il “carrello” della spesa abbia cambiato la composizione ma non il valore dei prodotti scelti dal consumatore.

Dopo 3 anni di crescita sostenuta dei fatturati e dei volumi di vendita nel largo consumo, infatti, i primi 4 mesi del 2018 fanno registrare un trend del +1% nel giro d’affari e del +0,4% nei volumi rispetto allo stesso periodo del 2017. Ad aprile dell’anno scorso, l’incremento a valore era del +2,2% e dello 0,9% a volume rispetto ai primi 4 mesi del 2016.

Il rallentamento generale delle vendite si spiega anche con un calo deciso dei prodotti collegati ai primi piatti tradizionali (pasta, riso, condimenti e legumi) in Area 4 (Sud e Isole) e ai trend contenuti in Area 1. I prodotti più richiesti negli ultimi mesi, invece, sono i salutistici e i gourmet (prodotti tipici di alta qualità). Questo l’andamento ad aprile 2018: – 1,1% per i primi piatti tradizionali; +7,1% per i primi e secondi pronti; +3,8% per l’aperitivo in casa; +7% per il gourmet; +5,6% per benessere e salute.

Il trend delle aree merceologiche nei primi 4 mesi del 2018, invece, è così delineato: grocery (+1% a valore e +0,4% a volume); bevande (0,9% e -0,2%); cura casa (–1,3% e -0,5%); cura persona (+0,4% e +0,7%); food confezionato (-0,7% e -1%); freddo (+0,1% e -0,6%); fresco (+4% e +2,6%); pets (+0,9% e +0,2%). Tra gli ingredienti maggiormente performanti a valore rientrano: zenzero (+91,6%), semi di lino (+51,5%), quinoa (+43,1%), stevia (+19,2%), farro (+16,1%) e mandorla (+14,6%).

Le scelte d’acquisto dei consumatori oggi sono dettate soprattutto dall’attenzione al benessere, dalle intolleranze e dalla responsabilità sociale e questo implica una crescita importante di prodotti che certificano direttamente sulla confezione la loro peculiarità. I claim “Senza…”, “Ricco di…”, “Bio”, “Veg” e certificati sono cresciuti in maniera significativa nel 2017. Nel dettaglio, i prodotti “ricchi di…” sono cresciuti dell’8% (+5,4% nel 2016), i “Senza…” del +2,3%, i prodotti per Intolleranti del 4,4% (+1,1% nel 2016).

Continua anche la crescita delle vendite della Marca del Distributore (+3,8%) e dei piccoli brand, mentre i più grandi continuano a perdere terreno, generando così una sempre maggiore frammentazione del largo consumo. Nei primi quattro mesi dell’anno emerge un trend negativo (-1,9%) delle vendite a valore dei «top 20» (escluse le MDD).

       
       

Logo Ristorazione Moderna

Accedi alla nostra chat bot Ai per cercare risposte alle tue domande
NON HAI TROVATO QUELLO CHE STAVI CERCANDO?
PROVA QUI:
CERCA NEL SITO PROVA LA NOSTRA AI