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La Doria presenta il Bilancio di sostenibilità 2022

La Doria presenta il Bilancio di sostenibilità 2022
La Doria presenta il Bilancio di sostenibilità 2022

La Doria presenta il Bilancio di sostenibilità 2022

Information
Fabio Massi

La Doria, società il cui capitale sociale è detenuto per il 65% da società di investimento del fondo Investindustrial VII L.

e da alcuni membri della famiglia Ferraioli per il restante 35%, ha pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2022.

In un anno certamente complesso e sfidante, in cui il Gruppo ha superato il miliardo di fatturato, La Doria ha saputo integrare e coniugare le pratiche di sostenibilità con le proprie strategie di medio e lungo termine, all’interno di un più ampio framework di riferimento rappresentato dai 17 SDGs (Sustainable Development Goals definiti dalle Nazioni Unite per contribuire a costruire un futuro migliore).

Grazie all’attenzione riposta in ogni ambito del proprio operato, l’azienda contribuisce già al raggiungimento di sedici SDGs.

Consapevole dell’importanza che riveste la Terra in quanto risorsa fondamentale per la vita di tutti, La Doria ripone da sempre molta attenzione al tema della tutela dell’ambiente.

La lotta al climate change da parte del Gruppo inizia dalla gestione dei propri stabilimenti di produzione, da un punto di vista di efficientamento e ottimizzazione dei processi.

Nel 2022, l’azienda ha ridotto del 10,8% le emissioni di CO 2 grazie al recupero termico ed energetico. Per mitigare gli impatti associati ai consumi energetici, nel tempo La Doria ha ridotto il consumo di energia da rete elettrica in favore di quella autoprodotta. Per questa ragione, l’azienda ha installato negli anni due impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Sarno e Fisciano, incrementando così l’utilizzo di energia rinnovabile e due impianti di cogenerazione ad alto rendimento in quelli di Angri e Parma, grazie ai quali il gruppo è in grado di soddisfare complessivamente circa il 44% del fabbisogno energetico necessario alla produzione.

Una percentuale destinata ad aumentare nei prossimi mesi, grazie alla realizzazione di altri due impianti fotovoltaici. Nel 2023, La Doria ha approvato il Piano investimenti per l’anno in corso, pari a 38 milioni di euro, che destina circa 7 milioni di euro a progetti in attività ESG che permetteranno all’azienda di ridurre ulteriormente le emissioni annue di 1.000 ton CO 2 .

Sostenibilità ambientale significa anche massima attenzione al tema dei rifiuti e degli sprechi. Per quanto riguarda il primo aspetto, la principale modalità di trattamento dei rifiuti prodotti da parte dell’azienda è quella del recupero: nel 2022, La Doria ha infatti recuperato il 98% dei rifiuti prodotti. Per quanto riguarda gli sprechi, il Gruppo affronta questa tematica in più modalità: dal supporto costante agli agricoltori – nell’ottimizzazione delle risorse nei campi grazie all’uso di nuove tecnologie per la riduzione del consumo di acqua e degli agrofarmaci – fino alla scelta di dare una seconda vita ad alcuni sottoprodotti della lavorazione, che vengono immessi in altri mercati o riutilizzati in altri processi produttivi (nel 2022, ad esempio, sono state riutilizzate 6.120.116 Kg di buccette di pomodoro e frutta e 551.900 kg di noccioli della frutta).

Infine, l’azienda contribuisce alla lotta agli sprechi attraverso la donazione di alcuni prodotti ad organizzazioni benefiche, le quali concorrono a gestire le eccedenze, prevenire le perdite e gli sprechi alimentari all’origine e a passare dall’economia lineare all’economia circolare. Nel corso del 2022, La Doria ha devoluto in beneficenza 1.693.017 prodotti, per un valore di 584.899 euro, di cui il 73% è stato donato al Banco Alimentare.

Per un’azienda che produce prodotti alimentari, un aspetto molto importante è quello del packaging, anch’esso responsabile di un impatto ambientale importante. Per questo il Gruppo, si impegna ad incrementare l’utilizzo di packaging realizzato utilizzando fonti rinnovabili o materiale di riciclo, a ridurre i volumi degli imballaggi superflui e ad autoprodurre un’importante quantità di packaging, in modo da limitare i costi e gli impatti legati al trasporto e da evitare lo stoccaggio di grosse quantità d’imballaggio: l’anno scorso La Doria ha autoprodotto il 98.8% del fabbisogno di scatole in banda stagnata.

Al fine di ridurre ancora di più il proprio impatto sull’ambiente e contribuire alla lotta contro il climate change, nel 2022 La Doria ha quantificato le proprie emissioni indirette connesse alla catena del valore al fine di poter sottoporre, nel 2023, a validazione i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO 2 alla Science based targets initiative (Sbti), l’iniziativa promossa dallo Un global compact (Ungc), dal World resource institute (Wri), dal Cdp (Carbon disclosure project) e dal Wwf per supportare le aziende nella riduzione della propria impronta carbonica. Tali obiettivi porteranno il gruppo a ridurre a 10 anni le emissioni di CO 2 equivalente del 48% rispetto ai livelli 2021.


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