Lo scorso 12 luglio è stato presentato lo studio realizzato da Bain & Company Italia in collaborazione con GfK Consumer Panel & Services, che ha analizzato le abitudini di acquisto nel largo consumo delle famiglie italiane.

Per tre anni sono state analizzate le performance di 1.700 brand di largo consumo in 130 categorie, su un panel di consumatori di 10 mila famiglie italiane, per un totale di 30 milioni di atti di acquisto analizzati.

I dati raccolti ridisegnano il comportamento dei consumatori, che dicono di comprare prodotti diversi da quelli che acquistano in realtà e, di conseguenza, modificano le strategie di crescita per le imprese del largo consumo.

«Per diversi decenni la strategia di crescita adottata dai brand del largo consumo è stata piuttosto semplice: costruire un gruppo di consumatori fedeli e assidui che una volta convinti avrebbero acquistato quel brand per sempre» sottolinea Marco Caldarelli, partner di Bain & Company. «Per costruire questo gruppo di acquirenti fedeli, le aziende studiavano il comportamento dei consumatori tramite sondaggi qualitativi d’opinione. La realtà si è però rivelata molto differente: solitamente il comportamento dei consumatori non corrisponde a ciò che dichiarano. Studi dimostrano come solo il 15% di quello che i consumatori dichiarano corrisponde ai prodotti acquistati.»

Dallo studio è emerso che solo un brand su cinque mostra una crescita costante e superiore alla propria categoria nel corso dei tre anni analizzati. Le aziende devono ripensare le proprie strategie, puntando sulla penetrazione in famiglia e lavorando sulla considerazione dei brand da parte dei consumatori durante il processo di acquisto.