Riduzione generalizzata del costo del lavoro, in cambio della salvaguardia dei livelli occupazionali. Lo prevede il nuovo piano industriale presentato dalle cooperative emiliane per scongiurare in Campania i 250 licenziamenti annunciati (su 667 dipendenti totali) e la chiusura dell’Iper di Afragola (dall’8 agosto prossimo).

Oltre ad una riduzione delle ore per i dipendenti con il contratto full time e part time, stando ad indiscrezioni trapelate al termine del vertice tra Coop Estense e Adriatica, e segreterie nazionali di Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, il piano di rilancio del marchio prevede l’arretramento di un livello per tutti gli addetti (con la differenza perduta nell’arretramento di livello restituita un’una tantum alla fine dell’anno), il rientro entro 3 anni dalle perdite attuali e l’apertura della mobilità volontaria. Come annunciato, quindi, via libera ai superstore, più competitivi sul mercato.