Inaugurato uno dei primi impianti di biometano agricolo in Italia
Inaugurato uno dei primi impianti di biometano agricolo in Italia
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E’ stato inaugurato il nuovo impianto di biometano dell’azienda agricola Pieve Ecoenergia a Cingia de’ Botti (Cr).
Si tratta di un modello virtuoso in termini di sostenibilità: produrrà infatti 320 metri cubi/h di biometano, 2.700.000 metri cubi/anno che consentiranno un risparmio di 6.350 t anno di CO2 eq.
Il biometano sarà direttamente immesso in rete, consentendo all’allevamento a cui è legato di ridurre il più possibile l’impatto dell’intera attività produttiva.
La simbiosi tra gli animali allevati e i batteri prodotti è stretta in Pieve Ecoenergia, perché l’impianto di digestione anaerobica rappresenta di fatto la concimaia della stalla. A tutti i reflui della stalla verranno aggiunti i sottoprodotti agroindustriali di ritorno dalla lavorazione, ad esempio gli scarti del pomodoro, le foglie e i tutoli di mais, normalmente inseriti nel piano culturale.
Oltre al biometano immesso in rete, l’impianto restituirà il digestato, fertilizzante organico di alta qualità che soppianterà i concimi chimici utilizzati dall’azienda.
La stalla, certificata sul benessere animale, è dotata di robot per alimentazione e mungitura, conta 900 vacche in lattazione per la produzione di latte alimentare, conferito al Gruppo Granarolo. La parte agricola, le cui colture sono principalmente mais, cereali autunno-vernini, soia e pomodori, si estende su una superficie coltivata di 1.000 ettari, di cui 500 vengono coltivati a doppio raccolto e dove viene praticata l’agricoltura di precisione e valorizzato l’utilizzo di digestato come fertilizzante, con una gestione mirata dell’acqua per l’irrigazione.
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