Nel periodo preso in esame il retailer svedese, oltre alla diminuzione dell’utile netto, ha registrato una crescita dei ricabi del 2,2% a 27,6 miliardi di corone (3 miliardi di euro circa), contro i 27,8 miliardi pronosticati dagli analisti di mercato.

Il margine lordo è sceso al 61,7% dal 65,9%  a causa dell'incremento dei costi di produzione e dell'inflazione. Prendendo in considerazione il semestre, invece, le vendite di H&M hanno segnato un aumento del 2% raggiungendo quota 52,135 miliardi di corone (circa 5,7 miliardi di euro).

L’azienda di abbigliamento svedese, terza a livello mondiale  dietro alla spagnola Inditex (Zara) e all'americana Gap, regna ormai su un vero e proprio impero di 2.206 punti vendita, ed entro la fine dell’anno mira a espandersi soprattutto in Cina, Regno Unito e Stati Uniti.