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Gruppo Illy, nel 2022 ricavi e margini migliori. Via al riassetto della società

Gruppo Illy, nel 2022 ricavi e margini migliori. Via al riassetto della società
Gruppo Illy, nel 2022 ricavi e margini migliori. Via al riassetto della società

Gruppo Illy, nel 2022 ricavi e margini migliori. Via al riassetto della società

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Emanuele Scarci

di Emanuele Scarci

Il gruppo Illy chiude il 2022 con ricavi e margini in crescita e ora si appresta a un complesso riassetto della galassia societaria dopo l’uscita del socio Francesco Illy.

L’anno scorso i ricavi consolidati riclassificati del gruppo alimentare hanno raggiunto 644,6 milioni di euro, il Mol corretto è stato di 70 milioni (+6,5%) e l’utile di circa 36 milioni. I margini sono stati inevitabilmente influenzati dal caro energia.

Fatturato e margini arrivano prevalentemente da illycaffè mentre il Polo del gusto contribuisce soprattutto con Dammann Frères (the, ricavi 40,5 milioni e utile per 2,6), e Domori (cioccolato, ricavi per 27,8 milioni e utile di 0,5). Della stessa scuderia fanno parte Agrimontana (conserve per pasticceria), Prestat (cioccolato inglese), Pintaudi (biscotti) e Achillea (succhi di frutta e soft drink).

Estero e fascia premium
Per l’anno in corso, l’approccio sulla gestione rimane prudente: il contesto macroeconomico resta incerto e “la persistente pressione inflazionistica oltre al rischio recessivo globale - scrivono gli amministratori - impongono di continuare ad adottare un approccio prudente nella gestione aziendale. È ragionevole attendersi che anche i risultati dell’esercizio 2023 saranno condizionati dall’incremento dei prezzi delle materie prime, delle componenti energetiche e della logistica. Le società del Gruppo hanno identificato nei loro piani strategici la continuazione del loro percorso di crescita concentrandosi sullo sviluppo internazionale, sul mantenimento del posizionamento nel segmento super premium del mercato che contraddistingue tutti i prodotti del Gruppo, sul controllo dei costi, nonché sullo sviluppo degli investimenti per i siti produttivi per il caffè, il the e il cioccolato”.

L’uscita di Francesco
Sul fronte finanziario, a fine 2022, al culmine di un braccio di ferro giudiziario, il socio Francesco Illy ha ceduto alla holding RAA (controllata dai fratelli Riccardo, Andrea e Anna) il 20,7% del gruppo Illy e ricevendo in cambio la cantina di Montalcino Mastrojanni (valutata 50,2 milioni) e cash per 100 milioni. Uno sforzo finanziario notevole per il Gruppo Illy, già alle prese con un ipercompetitivo mercato del caffè e importanti investimenti da destinare alle attività extra caffè.

Infatti il gruppo triestino ha dovuto contrarre dalle banche due finanziamenti per complessivi 101,5 milioni da rimborsare entro il 2025 e il 2027. Unicredit e Deutsche Bank hanno ricevuto in garanzia una parte delle azioni di Gruppo Illy spa e RAA. Inoltre, è in cantiere una complessa riorganizzazione societaria con la scissione della holding di partecipazione Gruppo Illy in 3 newco che fanno capo ai 3 fratelli.

Infine, lo scorso giugno, il Polo del gusto Illy ha trovato il partner finanziario giusto per Dammann Frères, forse pressato anche dalle necessità finanziarie. Il fondo d’investimento Idia Capital Investissement, della galassia Crédit Agricole, è entrato, tramite un aumento di capitale, nella compagine sociale della società francese del the.

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