Gi.ma. Trans: generare valore in azienda e per l’azienda
Gi.ma. Trans: generare valore in azienda e per l’azienda
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Il visionario percorso intrapreso da Gi.
a. Trans è iniziato con una consulenza esterna che ha illuminato ogni sfaccettatura del business e arriverà a mettere in luce i veri protagonisti della crescita aziendale: le sue risorse umane.
Le società di consulenza di management in Italia rappresentano un settore che vale circa 5 mld di euro e occupa quasi cinquantamila addetti: nonostante ciò, il Management Consulting gioca un ruolo di secondo piano nel settore della logistica e del trasporto che sembra essere ancora restio ad affidarsi a interventi di consulenza esterna - a differenza ad esempio dei settori bancario e industria -, soprattutto per quanto riguarda le tante aziende a conduzione familiare che il comparto annovera .
Tra le tematiche che influenzano comportamenti e performance aziendali una rilevanza particolare è rivestita dal tema della managerializzazione: nei family business, infatti, la cultura aziendale e il sistema valoriale dell’impresa spesso si fondono e confondono con la personalità dei membri della famiglia fondatrice. In un contesto dove i confini tra la sfera personale e la sfera aziendale sono molto sfumati, la volontà dell'imprenditore di far crescere la propria azienda rende necessaria la presenza di una figura professionale che fornisca uno sguardo esterno, razionale e incondizionato, in grado di strutturare un nuovo processo organizzativo aziendale.
Questa è stata l’intenzione di Stefano Quarti, Ad di Gi.ma. Trans, quando ha deciso di far intraprendere alla propria azienda un viaggio guidato da Neokmos, società di consulenza direzionale, per tradurre un feedback esterno in un’opportunità di crescita collettiva.
La fase iniziale del percorso ha previsto un'analisi del business aziendale a 360 gradi con particolare riferimento dell’Area Traffico - cuore operativo dell’azienda bergamasca che rappresenta il trait d’union fra le aree “d’ufficio” e il personale viaggiante e si trovano quindi in una posizione intermedia fra le due anime di Gi.ma.Trans.
L’istituzione di un Comitato di iianificazione, quale momento di confronto mensile, ha permesso di allineare le prestazioni del team dell’Area Traffico e di produrre un’analisi dettagliata dei processi di pianificazione. Analizzare i dati estratti su base quotidiana rende più semplice individuare anche eventuali carenze nelle pratiche consolidate, per poter eliminare eventuali viaggi a vuoto e creare maggiore equilibrio tra quelli di prima e seconda battuta, ottimizzando in questo modo i carichi e le tratte. Inoltre, la possibilità di introdurre nuovi dati nei modelli di analisi attuali aiuta a predire gli effetti dell’inserimento di specifici clienti sul business attuale e l’impatto delle nuove attività sul lavoro quotidiano dell’Area Traffico.
Per valutare gli effetti delle azioni correttive ed eventualmente trovare nuove strade da intraprendere, è però necessario che l’azienda condivida al suo interno dati e risultati in modo continuativo, non solo per trovare migliori sinergie per la singola area interessata, ma anche per innalzare il livello di comunicazione e interazione tra aree diverse.
L’analisi di business compiuta finora rappresenta l’inizio di un percorso sistematico e complesso, che in una seconda fase coinvolgerà maggiormente l’Area Risorse Umane: saranno infatti sviluppate iniziative cross-funzionali, parallele al lavoro operativo, incentrate sull’accrescimento delle soft skills non solo per l’Area Traffico ma anche per tutte le altre aree aziendali. L’Area Risorse Umane di Gi.ma.Trans intende infatti sviluppare progetti individuali, che abbiano come obiettivo la crescita professionale di ogni singola risorsa, iniziando da una puntuale mappatura delle competenze tramite valutazioni oggettive per identificare i punti di forza e le aree con possibilità di miglioramento. L’azienda bergamasca ha infatti consapevolezza della necessità di affiancare le soft skills alle competenze hard che il settore autotrasporto richiede.
Con questo progetto intende scardinare il concetto superato di “trasportatore problem solver” ampliandolo fino ad arrivare quello di “consulente per la logistica”: procedendo in questa direzione e ampliando gradualmente le competenze di ciascuna risorsa, l’azienda sarà in grado di riflettere la propria crescita interna in un’efficienza rivolta all’esterno.
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