Il settore si presenta oggi complessivamente in crescita e, dunque, in controtendenza rispetto alla maggioranza dei comparti dell’agroalimentare. Secondo fonte IRI, infatti, le vendite retail sarebbero cresciute di 12,3 punti percentuali a valore nell’ultimo triennio, grazie soprattutto alla pressione esercitata dalla GDO, da cui origina all’incirca il 95% del sell out di categoria. In termini strutturali il mercato si presenta abbastanza polverizzato, con i primi 5 operatori a coprire non oltre il 43% delle vendite, mentre l’analisi della penetrazione al consumo denota un alto potenziale di crescita, visto che solamente il 45% delle famiglie italiane acquista attualmente almeno una volta all’anno frutta secca.
Le principali risultanze di un’indagine realizzata su 8 insegne della GDO nazionale attraverso interviste ai category hanno evidenziato la crescente importanza assegnata alla categoria, sottolineata dagli incrementi di spazio dedicato in 2 punti vendita su 3 e dal potenziamento della private label. Nonostante si incomincino, però, ad intravvedere approcci innovativi di segmentazione per funzione d’uso, ancora oggi sussiste grande difformità tra le insegne nella gestione dell’offerta, figlia di politiche commerciali molto diversificate e non sempre orientate al consumatore.