Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Permanente del Franchising, che per il terzo anno, insieme a Quadrante, collabora con Assofranchising alla redazione del Rapporto Annuale, il giro d’affari complessivo del franchising nel 2010 si attesta oltre i 22 miliardi di Euro, pari a + 1,8% rispetto il 2009.

Nel dettaglio, le insegne sono cresciute dell’1,6% e oggi sono 883 con 16 nuovi franchisor censiti dall’Osservatorio, mentre i punti vendita sono cresciuti dell’1,3%, per oltre 54.000 negozi. Più positivo  il dato relativo all’occupazione, con un +3,3% di addetti in più rispetto al 2009, un dato molto significativo perché compensa la contrazione subita nel biennio 2008-2009 confermando la capacità del franchising di essere strumento di occupazione e veicolo di inserimento professionale.

E se i decenni successivi agli Anni Settanta sono stati contraddistinti da una crescita continua e ininterrotta, spesso con numeri a doppie cifre, gli ultimi tre anni hanno confermato la capacità di tenuta del franchising italiano, che a fronte della grave crisi economica che ha colpito anche il settore del commercio, ha mantenuto praticamente inalterato il proprio volume d’affari e numero di punti vendita. In particolare proprio il 2010 rivela un certo dinamismo, anche se alcuni comparti merceologici hanno ottenuto risultati più brillanti rispetto ad altri settori ancora impegnati nei processi di riorganizzazione e ristrutturazione dei format e delle reti. Elementi che, se sommati, fanno ben sperare per il futuro, in quanto, una volta concluso il momento riorganizzativo, e ripartiti i consumi, opzione fondamentale per ogni ipotesi di ripresa, ci potrà essere un nuovo ciclo di espansione per il franchising.