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Federdistribuzione: “L’incremento Iva? Una follia per i consumi”
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Federdistribuzione: “L’incremento Iva? Una follia per i consumi”
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Preoccupazione da parte di Federdistribuzione, l’associazione che raggruppa la maggioranza delle aziende della moderna distribuzione operanti in Italia, espressa oggi per voce del suo presidente, Giovanni Cobolli Gigli, che nel suo intervento durante la Sesta Conferenza Nazionale del Franchising organizzata da Assofranchising, l’associazione di riferimento del settore, ha posto l’accento sulle ipotesi di incremento delle aliquote Iva sui beni di consumo per finanziare semplificazioni e riduzioni dell’Irpef. br />
“Se ciò avvenisse – sostiene Cobolli Gigli - per il consumatore finale significherebbe un esborso rilevante per acquistare gli stessi prodotti o gli stessi servizi. Una follia per l’Italia, che contribuirebbe a un’ulteriore contrazione dei consumi. Va detto che ora, rispetto alle ipotesi estreme di qualche mese fa, c’è una maggiore prudenza nel valutare incrementi dell’Iva, ma siamo convinti che, se si vuole davvero rilanciare la domanda interna in Italia, l’Iva non vada toccata e occorra invece individuare provvedimenti che siano aperti a maggiori liberalizzazioni di settori ancora protetti e soprattutto alla riduzione delle pastoie burocratiche e amministrative. In Italia – continua il Presidente di Federdistribuzione - la distribuzione moderna deve essere messa alla stregua di quella europea con interventi che snelliscano e che ci rendano efficienti e competitivi. Chiediamo semplicemente di aiutarci a fare il nostro mestiere, sia che si tratti di grandi gruppi sia di piccole e medie imprese, come, per esempio, si verifica nel caso del franchising”.
Nel corso della Conferenza Nazionale, il Presidente di Assofranchising, Graziano Fiorelli, ha confermato anche per il 2010 una tenuta del settore, con una crescita del giro d’affari complessivo che ha raggiunto un importo pari a 22 miliardi di Euro, vale a dire l’1,8% in più rispetto al 2009.
“Se ciò avvenisse – sostiene Cobolli Gigli - per il consumatore finale significherebbe un esborso rilevante per acquistare gli stessi prodotti o gli stessi servizi. Una follia per l’Italia, che contribuirebbe a un’ulteriore contrazione dei consumi. Va detto che ora, rispetto alle ipotesi estreme di qualche mese fa, c’è una maggiore prudenza nel valutare incrementi dell’Iva, ma siamo convinti che, se si vuole davvero rilanciare la domanda interna in Italia, l’Iva non vada toccata e occorra invece individuare provvedimenti che siano aperti a maggiori liberalizzazioni di settori ancora protetti e soprattutto alla riduzione delle pastoie burocratiche e amministrative. In Italia – continua il Presidente di Federdistribuzione - la distribuzione moderna deve essere messa alla stregua di quella europea con interventi che snelliscano e che ci rendano efficienti e competitivi. Chiediamo semplicemente di aiutarci a fare il nostro mestiere, sia che si tratti di grandi gruppi sia di piccole e medie imprese, come, per esempio, si verifica nel caso del franchising”.
Nel corso della Conferenza Nazionale, il Presidente di Assofranchising, Graziano Fiorelli, ha confermato anche per il 2010 una tenuta del settore, con una crescita del giro d’affari complessivo che ha raggiunto un importo pari a 22 miliardi di Euro, vale a dire l’1,8% in più rispetto al 2009.
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