Dalla plastica alla carta: Flo inaugura una linea di produzione di bicchieri
Dalla plastica alla carta: Flo inaugura una linea di produzione di bicchieri
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di Emanuele Scarci
Via al reparto di produzione di bicchieri in carta per la distribuzione automatica: Flo ha tagliato il nastro del nuovo impianto grazie a un investimento di 2 milioni di euro nello stabilimento di Fontanellato, nel Parmense.
Tutta la produzione è destinata al mercato italiano, paese leader a livello europeo nel settore del vending.
Il gruppo Flo è specializzato nella
produzione di stoviglie e contenitori per alimenti. “Dopo 50 anni di produzione
di bicchieri di plastica – ha detto l’amministratore delegato Daniele Simonazzi,
in occasione della presentazione alla stampa – ci stiamo convertendo alla carta.
Alla fine del 2023 ne produrremo 3 miliardi”.
Negli ultimi 6 anni la società emiliana ha investito 30 milioni e nei prossimi
3 ne investirà fra 5 e 10 milioni, “dipende dal trend dell’economia - aggiunge
Simonazzi -. Fino a qualche mese le previsioni dei grandi istituti indicavano
una recessione incombente, ora si parla di crescita”.
Nel 2022 Flo ha chiuso l’esercizio con ricavi per 225 milioni e un Margine operativo lorde di 11 milioni. Sostanzialmente superato l’impatto della pandemia con la chiusura dell’Horeca e la crisi del vending. “Abbiamo attraversato una fase difficilissima – ha aggiunto Simonazzi – alla quale è subita seguita quella con il boom delle materie prime e dell’energia. Abbiamo avuto un cigno nero l’anno per un triennio anziché uno ogni 20”.
Il percorso
Nel 2019, solo il 23,5% della
produzione interna di Flo era in carta. Nel 2022, invece, il peso dei prodotti
in cellulosa è balzato al 40,5%. Di contro, è diminuito l’utilizzo della
plastica, scivolato dal 69,3% del 2019 al 43,6% nel 2022.
La multinazionale emiliana, a controllo e a conduzione familiare, conta su 5 stabilimenti tra Italia (Fontanellato,
Catania, Verona) ed Europa (Francia e Uk), quasi 800 dipendenti, oltre 3.600 referenze
attive e 3 mila clienti.
“I 30 milioni investiti negli ultimi
anni - ha concluso Simonazzi – sono giustificati dall’intensa attività di
ricerca e sviluppo e dall’obiettivo di diversificare la produzione, posizionandoci
su materiali più naturali e derivati da risorse rinnovabili, in un’ottica di
economia circolare”.
Il cambio di pelle di Flo è iniziato nel 2012 con l’acquisizione della inglese
Benders e proseguito nel 2018 con lo stabilimento francese, dove Flo ha
convertito la produzione da plastica a carta. Ciò ha permesso di anticipare le
decisioni della Commissione europea, che ha imposto un’importante riduzione dei
packaging in plastica.
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