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Coop Alleanza 3.0 porta in Friuli “Opera tua”

Coop Alleanza 3.0 porta in Friuli  “Opera tua”
Coop Alleanza 3.0 porta in Friuli “Opera tua”

Coop Alleanza 3.0 porta in Friuli “Opera tua”

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Redazione

Fino al 10 novembre il Friuli Venezia Giulia sarà protagonista di “Opera tua”, il nuovo progetto di Coop Alleanza 3.

– la più grande cooperativa di consumatori del Paese – che unisce l’arte e i sapori del territorio, con 7 tappe fino a novembre, portando in 52 ipercoop lungo la Dorsale adriatica (dal Friuli-Venezia Giulia fino alla Sicilia) i migliori prodotti enogastronomici locali e sostenendo il restauro di capolavori del territorio. Per la tappa del Friuli Venezia Giulia saranno quindi proposte nei negozi di Coop Alleanza 3.0 le specialità della regione: come la polenta bio, i formaggi Montasio DOP e Zoncolan di capra, la Brovada DOP per accompagnare le pietanze, lo speck di Sauris, la birra di Meni e i celebri vini del Friuli Venezia Giulia come la Ribolla gialla, il Sauvignon, il Cabernet Franc, il Refosco dal peduncolo rosso e il Friulano Collio. Le opere d’arte tra le quali i soci potranno scegliere e promuoverne il restauro sono: il Mosaico a nido d’ape del Museo archeologico di Aquileia e il La Testa di ossesso, olio su carta che si trova presso la Villa Coronini Cromberg di Gorizia. La prima opera è un mosaico dalla raffinata decorazione geometrica, arricchita da fiori policromi di sei foglie, ispirato ai modelli di origine ellenistica. Il pavimento decorava una ricca abitazione aquileiese, situata vicino al porto fluviale, e documenta la ricchezza della città durante l’età romana. L’intervento prevede un’attenta pulizia dalle patine depositatesi durante la lunga esposizione sotto i portici del giardino del Museo Archeologico.

La seconda opera, invece, è un olio su carta raffigurante una testa di ossesso. L’opera, appartenuta al conte Coronini, è stata realizzata da Rubens come studio preliminare per la pala d’altare “I miracoli di Sant’Ignazio da Loyola” e fu eseguita tra il 1618 e il 1619 per l’omonima chiesa ad Anversa. L’intervento prevede un rilievo fotografico a raggi infrarossi, un’accurata pulitura dell’opera, la reintegrazione della parte pittorica e le stuccature del supporto cartaceo, la stesura finale di vernice protettiva e il consolidamento protettivo anche della parte posteriore in legno.

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