L’associazione continua a prevedere una crescita modesta dell’economia italiana, che si attesta intorno allo 0,7% nel 2010 e all’1% nel 2011. Nel corso dell’assemblea annuale, il presidente Carlo Sangalli ha dunque espresso l’esigenza, per tornare a crescere e recuperare competitività, di puntare sull’economia dei servizi perché manifattura ed export da soli non bastano a garantire la ripresa. Sangalli ha infatti ricordato che il peso dei servizi alla creazione della ricchezza nazionale è ben superiore a quello della manifattura, ma un'attenta politica di sostegno al settore sarà anche il motore primo per il riassorbimento della disoccupazione e la costruzione di nuova occupazione.