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Cibus, Consorzio Parmigiano Reggiano: dati positivi nel primo trimestre 2022

Cibus, Consorzio Parmigiano Reggiano: dati positivi nel primo trimestre 2022
Cibus, Consorzio Parmigiano Reggiano: dati positivi nel primo trimestre 2022

Cibus, Consorzio Parmigiano Reggiano: dati positivi nel primo trimestre 2022

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Redazione

Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha scelto la vetrina di Cibus per presentare i dati economici del primo trimestre 2022.

Dopo aver chiuso un 2021 da record, con un giro d’affari al consumo pari a 2,7 miliardi di euro, nel primo trimestre 2022, il Consorzio ha registrato – rispetto al primo trimestre 2021 – un incremento delle vendite totali pari al 3,6% (33.341 tonnellate vs 32.195 tonnellate), trascinato dai mercati internazionali che crescono del 6,9% (14.546 tonnellate vs 13.611).

Stabili le vendite nel mercato italiano (14.071 tonnellate vs 14.085), grazie alla crescita del canale della ristorazione, che compensa il lieve calo dei consumi domestici.

Si vanno quindi consolidando le stime effettuate alla fine del 2021, con alcune incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio, e le conseguenze sulla inflazione e la riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati. Questo dato deve considerare la necessità di collocare nei mercati mondiali i volumi produttivi record registrati nel 2020 e 2021, prospettiva compatibile alla stabilizzazione della quotazione registratasi negli ultimi venti mesi.

Primo nello sviluppo, il mercato americano (+21,1% con 3.469 tonnellate vs 2.865 tonnellate del primo trimestre 2021), che sarà strategico per il conseguimento degli obiettivi di crescita della domanda di Parmigiano Reggiano, bene anche Regno Unito (+7,3% con 1.697 tonnellate vs 1.582) e Francia (+11,2% con 2.850 tonnellate vs 2.563). In sofferenza la Germania (-16,3% con 2.230 tonnellate vs 2664), da sempre mercato più sensibile ai prezzi.

Quanto si sta verificando nel mercato mondiale del latte potrebbe portare ulteriori effetti esogeni nella componente di offerta del secondo semestre, compensando la debolezza della domanda prevista in alcuni mercati. Un anno straordinario per i differenti fattori di crisi che intervengono simultaneamente nei mercati mondiali e che devono trovare nella filiera del Parmigiano Reggiano la costante ricerca della stabilizzazione delle quotazioni, rendendo possibili corrette pianificazioni degli investimenti a tutti gli attori che in essa operano.

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