Cellie al Retail Summit: "la generazione del valore nasce dalla soddisfazione del cliente"
Cellie al Retail Summit: "la generazione del valore nasce dalla soddisfazione del cliente"
- Information
Il digitale e l'innovazione tecnologica stanno modificando in modo significativo il mondo del retail.
Ma quali sono le opportunità e le criticità connesse allo sviluppo del retail 4.0? Quali sono i nuovi concept e servizi emergenti? E che ruolo avranno gli spazi fisici di vendita nell'era della disintermediazione? A queste domande punta a dare risposta il Consumer e Retail Summit del Sole 24 Ore, realizzato in collaborazione con Mark up e GDO Week, che si sta svolgendo proprio in queste ore a Milano in via Monte Rosa 91, nella sede del gruppo editoriale.
In particolare Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma parlerà di globalizzazione e disintermediazione – anche ma non solo guidata dalla digitalizzazione – del rapporto Industria Distribuzione come opportunità per il Made In Italy in quanto dotato di contenuti e “diversità” funzionali all’evoluzione “liquida” del consumatore e quindi del retail (fisico e virtuale).
«Nel back hand (ordini, assortimenti, logistica) - ha anticipato Ceglie a DM - stiamo capitalizzando la flessibilità tipica del nostro tessuto manifatturiero che non si spaventa rispetto ad un demipallet o una etichetta (o rfid) in più o ai diversi progetti di web edi alla base dei quali tutti i retailers stanno riorganizzando la propria supply-chain. Catena della fornitura che diventa sempre più “disintermediata” e “discontinua” per rendere gli assortimenti sempre più efficaci e personalizzati. La crescita del nostro Export ha una intonazione di lungo periodo proprio grazie alla sincronia evolutiva tra industria alimentare italiana e distribuzione moderna internazionale ma anche nazionale. Le nostre imprese (ormai più medie che piccole) hanno imparato ad interloquire e collaborare direttamente con i loro clienti in un’ottica customizzata e consumercentrica indipendentemente dal fatto che discutano un piano di category per la loro marca o un nuovo progetto relativo alla private label. La generazione del valore nasce dalla relazione&soddisfazione del consumatore e non da politiche forzose promozione&fidelizzazione».
«Spesso – prosegue Cellie - industria e retail spendono molte risorse ed energie nella fase progettuale e creativa ma l’effort si affievolisce nella fase esecutiva. Essere digitali, come diceva Negroponte in tempi non sospetti, comporta un radicale (e definitivo) cambio di paradigma. Spotify impara dalle mie esperienze di ascolto e mi propone play list sempre più emozionanti. Un prodotto può accrescere la sua qualità percepita se il produttore me lo fa trovare più fresco o mi aiuta a capirne i contenuti intrinseci, l’esperienza di consumo può completare questo upgrade guidandomi verso un basket di acquisto coerente e informato (e possibilmente rapido e conveniente). Per riconquistare quote di reddito disponibile non dobbiamo aumentare i volumi con offerte di prezzo ma fare in modo che io che acquisto pasta di qualità (al miglior prezzo possibile) venga accompagnato (on line e on site) a non rovinarla con una polpa o un olio che non siano all’altezza. Forse in questo modo i mie tre figli (o quelli dei miei colleghi singaporiani) millenials investiranno un po’ di tempo e denaro nel largo consumo alimentare e meno in netflix o clash of clans».
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.