Il volume degli investimenti nel settore immobiliare in Italia alla fine del 2019 ha superato i 12 miliardi di euro: l’eccellente performance del quarto trimestre, con quasi 4,9 miliardi di euro investiti, ha portato al valore di 12,3 miliardi di euro totali, con una crescita del 37% sul 2018 e del 6% sul 2017 (che deteneva il precedente record con 11,2 miliardi di investimenti).

“Si tratta probabilmente della crescita percentuale più importante d’Europa. Il 2019 è stato un anno record per l’Italia”, dichiara Alessandro Mazzanti, CEO di CBRE Italy, “che si conferma un Paese di enorme interesse per gli investitori stranieri: è del 73% infatti la quota di mercato in mano a investitori non domestici, mentre continuiamo a registrare un’attività più ridotta da parte degli investitori locali e un limitato apporto dell’investimento privato che, nonostante l’importante quota di ricchezza detenuta dai privati in Italia, raramente riguarda operazioni istituzionali.”

Tra i motivi della crescita ci sono certamente la politica monetaria accomodante della BCE sui tassi di interesse, il cambiamento di governo avvenuto in corso d’anno e la crescita progressiva del potenziale inespresso del Paese rispetto alle dimensioni dell’economia nonché di alcuni settori del Real Estate.

Menzione speciale per la città di Milano che, con volumi pari a quasi 4,6 miliardi di euro di investimenti, detiene da sola quasi il 40% delle quote di mercato, registrando grandissima domanda per tutte le opportunità di investimenti (core, core +, value-add etc.), con prezzi in salita e cap rate in discesa.

Il mercato italiano legato ai crediti deteriorati, durante il 2019, ha registrato un fisiologico calo in termini di volume di transazioni. Durante il 2018, in Italia, si era infatti assistito al superamento della soglia record di €100bn di Gross Book Value (GBV) transati, numero superiore addirittura all’intero stock del sistema bancario spagnolo. Il 2019 è stato comunque un anno sopra la media: durante i dodici mesi appena conclusi si sono infatti registrate transazioni per oltre €43.5bn. Il 47% del volume ha riguardato crediti garantiti.