Brazzale supera la prova del covid In giugno via a 2 nuovi stabilimenti
Brazzale supera la prova del covid In giugno via a 2 nuovi stabilimenti
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di Emanuele Scarci
Brazzale rilancia sulla crescita in Italia e all’estero e sugli investimenti.
Nel 2020 i volumi di latte lavorato sono cresciuti dell’8%, oltre i 2 milioni di quintali, ma sono calati i prezzi unitari. L’esercizio 2020 riflette la frenata dell’Horeca e il balzo del retail, in crescita intorno al 15%. In Cina l’attività è ripartita da mesi e in Brasile zootecnica e silvicoltura non hanno mai patito l’emergenza sanitaria.
“Siamo in forte espansione all’estero – spiega il presidente Roberto Brazzale -: il 30% dei volumi va oltrefrontiera. Il food made in Italy continua ad avere un successo crescente, grazie anche agli accordi commerciali di libero scambio”.
Rinascimento del burro
L’imprenditore vicentino sottolinea il rilancio del burro. “C’è stato un aumento dei consumi di burro, anche all’estero – sostiene - del resto se la gente mangia meno fuori e più a casa tende a usare più burro: +15% nel 2020. E in atto un Rinascimento del burro, un alimento utile per l’uomo. E se lo si fa buono e di qualità diventa un’esperienza gustativa imperdibile”.
Entro giugno, Brazzale avvierà a Cogollo del Cengio, nel vicentino, uno stabilimento di burro artigianale e un magazzino robotizzato: in tutto un maxi investimento di 15 milioni. Il magazzino, nei pressi dell’autostrada Valdastico, avrà una capacità di stagionatura di 250 mila forme; i robot antropomorfi si muoveranno per rivoltare, spazzolare e pulire i formaggi.
Come sono stati finanziati gli investimenti? Negli ultimi mesi l’azienda ha collocato sul mercato due bond per 13 milioni complessivi, sottoscritti da fondi d’investimento.
Brazzale retailer
Il gruppo Brazzale produce formaggi e burro in 6 stabilimenti tra Italia, Repubblica Ceca, Brasile e Cina e impiega oltre 700 dipendenti, per un fatturato, nel 2019, di 222 milioni di euro, di cui oltre un terzo all’export, con un Ebitda di 16,8 milioni. In portafoglio custodisce i marchi Burro delle Alpi, Alpilatte, Brazzale e Gran Moravia. Dal 2003, a Litovel, in Repubblica Ceca, produce il formaggio Gran Moravia, stagionato in Italia. Brazzale è anche un retailer. Dispone di una rete commerciale con 23 pdv in Repubblica Ceca, 2 in Italia e 1 in Cina.
“In Repubblica ceca - conclude l’imprenditore - il 70% del venduto è made in Italy: 630 referenze. Nel 2020 abbiamo aumentato le vendite, in corone, del 2,7% nonostante le chiusure. E’ formidabile perché ogni giorno parli con 5 mila clienti. Quello che l’industria oggi non fa: parla solo con i buyer”.
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