Beck’s Unfiltered: il legame profondo tra suoni e sensazioni di gusto
Beck’s Unfiltered: il legame profondo tra suoni e sensazioni di gusto
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Beck’s Unfiltered – marchio di birra del gruppo AB InBev – in occasione della Milano Design Week, presenta il progetto “The Unfiltered symphony experience”.
creato dalla sound designer e sound artist Chiara Luzzana.
Basterà entrare in una speciale stanza completamente insonorizzata per diventare protagonisti di un'esperienza davvero unica e imperdibile: creare una vera sinfonia musicale prodotta da movimenti ed emozioni, in cui i direttori d’orchestra saranno proprio le persone che prenderanno parte all’iniziativa.
Un’esperienza multisensoriale possibile grazie a 12 bottiglie di Beck’s Unfiltered molto speciali - 12 come la dodecafonia, tecnica ampiamente sperimentata e utilizzata dall’artista - capaci di trasformarsi in strumenti musicali, che suoneranno a seconda del movimento del corpo sinfonie uniche e irripetibili. La collezione di tutte le sinfonie raccolte verrà utilizzata da Chiara Luzzana per comporre una colonna sonora complessiva dell’intera esperienza.
Un ritorno a un suono privo di filtri, che si collega perfettamente al concetto per cui, a volte, “per sentire di più, abbiamo bisogno di meno”. Un invito, quindi, a rimuovere tutti gli stimoli non necessari, per consentire a ognuno di noi di dare libero sfogo alle proprie emozioni.
Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato come il silenzio possa facilitare l’attivazione di specifiche aree del gusto, diversamente da quanto accade quando si è immersi in un ambiente o in una condizione rumorosa. Questo può valere anche per la birra, il cui gusto può essere influenzato da altri stimoli sensoriali concomitanti[ e per cui il rumore di sottofondo può contribuire a diminuire la percezione delle proprietà gustative a causa dell’effetto sull’attenzione.
“Diversi studi hanno esaminato nei ristoranti gli effetti del rumore sul gusto del cibo e hanno scoperto che sia il rumore di fondo che la musica ad alto volume possono compromettere la capacità di gustare le bevande” – aggiunge il professor Vincenzo Russo, Neuromarketing and Consumer Behavior Research Center IULM – “In silenzio, il cervello è in grado di prestare attenzione ai sapori con cui le papille gustative entrano in contatto e, quindi, sperimentare il sapore più intensamente rispetto al medesimo prodotto assaggiato mentre si degusta in una stanza molto rumorosa”.
Inoltre, il silenzio consente di assaporare la birra “ascoltandola”, amplificandone l’esperienza uditiva: si chiama “tribologia acustica” quella scienza che indaga come il cibo produca rumori diversi e come il rumore della masticazione o della deglutizione influenzi la percezione del cibo ingerito. I cibi o le bevande “rumorosi” tendono a essere considerati più desiderabili, come il rumore accattivante della bottiglia di Beck’s Unfiltered che viene “stappata”.
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