Continua a crescere il fatturato di Apicoltura Piana. L’azienda di Castel San Pietro, dal 1903 conosciuta e apprezzata a livello internazionale per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti dell’alveare e per l’allevamento ed esportazione di api regine, ha annunciato di avere chiuso l’esercizio fiscale 2023 con circa 25 milioni di euro di fatturato, +5% rispetto all’anno precedente. Il bilancio di Apicoltura Piana evidenzia parametri positivi e una crescita significativa per quanto concerne tutti i principali indicatori finanziari.

L’utile netto è aumentato notevolmente attestandosi a 1.481.495 euro, tornando così alla normale marginalità del periodo pre-pandemico. Quasi triplicati i valori di Ebit, che sfiora i 2 milioni di euro, ed Ebitda, che raggiunge circa 2.400.000 euro. Un marcato miglioramento anche per la Oosizione finanziaria netta (Pfn) verso le banche, indice di una maggior stabilità finanziaria. Questi indicatori sono il risultato di una gestione aziendale efficiente e di strategie di mercato in grado di generare profitti.

Driver della crescita le ottime performance dei prodotti di punta, che rendono Apicoltura Piana un’eccellenza di riferimento nel mondo miele, con referenze che rispondono alle nuove esigenze di consumo sempre più orientate verso prodotti sani e sostenibili, come l’innovativa linea Squeeze che, grazie al pack in polietilene PET riciclato al 50%, è in grado di ridurre significativamente l’impatto sull’ecosistema, rispondendo così alla crescente domanda dei consumatori attenti alla salute e all’ambiente. Ottimo andamento anche per la linea Dolce Regina che comprende gusti tradizionali come Millefiori, Acacia e Millefiori Biologico, proposti rigorosamente in vaso di vetro per esaltare le caratteristiche di colore e trasparenza del miele.

Inoltre, nel corso del 2023 l’azienda ha ampliato anche gli investimenti nel marketing e nella comunicazione, con l’obiettivo di supportare il posizionamento del brand sul mercato e mantenere aggiornati consumatori e buyer sulla gamma prodotti, la qualità del miele e le novità organizzative.