Airone Seafood: cresce il fatturato nell’agroalimentare
Airone Seafood: cresce il fatturato nell’agroalimentare
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Il rincaro delle materie prime, l’aumento dell’inflazione e la crisi energetica non rallentano la crescita in tutto il mondo del segmento dei prodotti a marca del distributore (mdd o private label), con riflessi positivi per le imprese produttrici italiane che si affacciano sui mercati esteri, anche in relazione al rapporto euro-dollaro.
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Lo sa bene Airone Seafood, realtà industriale che opera nel settore delle conserve ittiche e alimentari, specializzata nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti a base di tonno.
In riferimento alle sole private label, l’azienda di Reggio Emilia con stabilimento produttivo ad Abidjan, capitale economica della Costa d’Avorio, nel primo quadrimestre 2022 ha fatturato 20 milioni di euro, un trend in crescita se si considera che lo scorso anno il fatturato complessivo per il segmento mdd è stato di 57 milioni (nel 2020, invece, di 44 milioni di euro).
Volumi significativi, frutto della lavorazione, da parte della società guidata dall’ad Sergio Tommasini, di 23 mila tonnellate di pesce al giorno su tutta la filiera e con le grandi catene di tonniere certificate Friend of the sea e marine stewardship council (Msc), le più importanti certificazioni della pesca sostenibile.
Nello scenario odierno, dunque, l’Africa si dimostra il continente delle opportunità imprenditoriali, fondate sullo sviluppo di mercati interni agli Stati e sulla cooperazione con i governi, che contribuiscono così alla crescita dei territori.
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