AB InBev annuncia una nuova global policy per il congedo parentale
AB InBev annuncia una nuova global policy per il congedo parentale
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AB InBev ha annunciato l’introduzione di un programma globale sul congedo parentale che offre ai dipendenti che diventano genitori - per nascita, adozione o maternità surrogata - condizioni più favorevoli rispetto ai requisiti previsti dalla normativa vigente nei Paesi dove opera l’azienda.
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Tutti i caregiver primari - ossia il genitore che prende più del 50% di responsabilità nel fornire assistenza al bambino durante le ore di lavoro tipiche - potranno disporre di un minimo di 16 settimane di tempo libero retribuito al 100%. I caregiver secondari, invece, avranno un minimo di due settimane di tempo libero, sempre a retribuzione piena.
La nuova policy include anche programmi di ritorno al lavoro per consentire ai neogenitori di mantenere un contatto costante con l’azienda, se lo desiderano, e sentirsi professionalmente tutelati e facilitati grazie a iniziative di transizione mirate. Inoltre, è stato regolato il congedo per la fecondazione in vitro (FIV), offrendo due giorni retribuiti per trattamento - fino a quattro giorni di ferie pagate all'anno - per sostenere chi si sottoponga a trattamenti di fertilità. L’azienda ha anche predisposto l’estensione delle sale private per l'allattamento in tutti i mercati.
In particolare, in Italia è previsto che i futuri padri possano disporre di 6 giorni di congedo retribuito, da aggiungersi al congedo previsto per legge, in occasione della nascita dei figli (in aggiunta a ferie e permessi).
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