di Emanuele Scarci

Finale d’anno con una lieve risalita dei volumi venduti.

A novembre 2023, secondo le rilevazioni preliminari Istat, le vendite al dettaglio sono aumentate, su base annuale, dell’1,5% a valore (+0,3% a ottobre) ma sono calate del 2,2% a volume (contro il -4% di ottobre).

Le vendite dei beni alimentari crescono del 4,1% a valore e diminuiscono del 2% a volume; quelle del non food calano sia a valore (-0,3%) che a volume (-2,3%). Lo scorso novembre l’aumento dei prezzi nel carrello della spesa era stato del 5,8% su base annuale.

Discount forte

Separando i dati aggregati, per il non food l’aumento maggiore (a valore) riguarda i prodotti di profumeria e cura della persona (+5%), in picchiata invece elettrodomestici e radio Tv (-4,1%).
Quanto ai canali commerciali, il valore delle vendite al dettaglio rispetto a un anno prima è in crescita del 6,9% per i discount, del 4,2% per i supermercati e del 3,4% per gli ipermercati. Le piccole superfici arretrano dello 0,3% mentre il commercio elettronico avanza dello 0,6%.

Scenario incerto

Per Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, “la crescita dei prezzi, sia pure attenuata negli ultimi mesi, ha prodotto un indebolimento del potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto quelle a reddito medio-basso, con un effetto negativo sui volumi di vendita. Nonostante alcuni segnali positivi registrati durante il periodo natalizio, per i prossimi mesi si prospetta ancora una situazione di forte incertezza, anche a causa di uno scenario geopolitico che crea instabilità. Con l’auspicio che la stagione dei saldi appena iniziata possa dare un impulso positivo ai consumi per alcuni settori merceologici del non alimentare, la domanda interna rimane debole”.