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A marzo frenata generale per i consumi
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A marzo frenata generale per i consumi
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La performance negativa delle vendite al dettaglio a marzo, che risultano in calo anche su base mensile (-0,2%) segue lo stallo di febbraio e porta a chiudere in rosso il primo trimestre 2011 (-1% tendenziale e -0,3% congiunturale).
Ma da aprile arrivano segnali positivi, il mese registra infatti un incremento del 16,6% (portando il primo quadrimestre dell'anno a un +2,2%.
Gli italiani risparmiano anche sui prodotti considerati irrinunciabili, con il carrello della spesa che diventa più leggero vista la contrazione delle vendite di alimentari (-2,6% su marzo 2010) e medicine (-1,8%). Ma si rinuncia anche ad abbigliamento (-2,3%), calzature (-1,9%), mobili (-2,3%), telefonia e informatica (-2%).
La riduzione della spesa ha avuto un forte impatto sulla grande distribuzione (-2,1%), anche se non è andata molto meglio ai piccoli negozi di quartiere (-1,9%) penalizzando soprattutto ipermercati (-3,9%) e supermercati (-2,2%).
Ma da aprile arrivano segnali positivi, il mese registra infatti un incremento del 16,6% (portando il primo quadrimestre dell'anno a un +2,2%.
Gli italiani risparmiano anche sui prodotti considerati irrinunciabili, con il carrello della spesa che diventa più leggero vista la contrazione delle vendite di alimentari (-2,6% su marzo 2010) e medicine (-1,8%). Ma si rinuncia anche ad abbigliamento (-2,3%), calzature (-1,9%), mobili (-2,3%), telefonia e informatica (-2%).
La riduzione della spesa ha avuto un forte impatto sulla grande distribuzione (-2,1%), anche se non è andata molto meglio ai piccoli negozi di quartiere (-1,9%) penalizzando soprattutto ipermercati (-3,9%) e supermercati (-2,2%).
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