Succhi di frutta: la qualità fa la differenza
Succhi di frutta: la qualità fa la differenza
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Nell’anno terminante a giugno 2016 i succhi di frutta non hanno registrato trend di crescita dei volumi interessanti; sostanzialmente si sono mantenuti stabili registrando un -1,2% rispetto all’anno precedente accompagnato da una lieve variazione positiva a valore (+1,5%).
Spicca la performance dei succhi freschi che registrano un incremento del 7,6% nelle quantità e del 22,1% a valore. Attualmente i primi tre produttori (Conserve Italia, Zuegg e Parmalat) coprono a valore il 45% del mercato mentre la private label vale il 31%.
«Questo comparto – puntualizza Vincenzo Tundo, Direttore Marketing Acqua Minerale San Benedetto - è probabilmente uno dei più complessi del beverage analcolico; un mercato frastagliato e dalle linee strategiche talvolta confuse dove le Private Label hanno un ruolo molto importante».
LE NUOVE TENDENDE “SALUTISTICHE” PENALIZZANO IL SETTORE
I supermercati, che veicolano il 68% delle vendite totali, hanno complessivamente una migliore tenuta, soffrono soprattutto le grandi superfici con una decrescita a due cifre (-11%) a volume rispetto all’anno precedente. «Nel 2016 – aggiunge Alessia Ferretti, marketing manager di Rauch Italia – l’economia mostra segni di rallentamento e il confronto con l’estate particolarmente calda del 2015 ha penalizzato il trend delle bevande».
«In generale – racconta Luca Cheri, direttore commerciale Fonti di Vinadio – tutti i canali registrano un decremento ma è un dato in linea con una sostanziale e diffusa diminuzione del consumo di bevande ricche di zuccheri e di conseguenza di un cambio di comportamento del consumatore al momento dell’acquisto: la ricerca di un maggiore benessere e salute anche attraverso i cibi sta favorendo a livello globale una riduzione dell’assunzione di zuccheri anche attraverso le bevande».
«Non c’è dubbio – aggiunge Mauro Sgaria Sr. NCB & Cereals Group Brand Manager PepsiCo Beverages Italia - che il trend del “Super Food” abbia influito sui risultati delle categorie merceologiche. in senso più allargato, tutte le tipologie merceologiche che rispondono a criteri di alimentazione sana ed equilibrata, che si inseriscono all’interno di uno stile di vita nuovo e più salutare, riescono ad ottenere risultati migliori rispetto a tipologie merceologiche che non rispondono a queste esigente del tutto nuove rispetto al passato».
I PLAYER SI ADEGUANO AI NUOVI TREND DI CONSUMO
Il trend del naturale/naturalistico domina dunque anche in questo comparto per cui esso continua a essere al centro delle strategie di innovazione spingendo i player verso nuovi orientamenti in grado di attrarre i consumatori più giovani, più sensibili a queste dinamiche. Parmalat nel 2016 ha lavorato in questo senso puntando a consolidare la propria presenza a scaffale del comparto mix con Santàl Plus, vero e proprio pilastro del portafoglio dell’azienda, ma non solo. «Particolare attenzione – ci fanno sapere dall’azienda - è stata rivolta al segmento delle bevande, con il rilancio della linea Santàl Refresh (oggi con una promessa di riduzione di zuccheri del 40%) e con l’ampliamento della gamma Santàl Benessere grazie al lancio della bevanda a base di Acqua di cocco, protesa a intercettare e promuovere localmente un megatrend a livello globale». Anche la linea San Benedetto succoso Zero è nata quest’anno per rispondere alla crescente attenzione dei consumatori per le proposte più salutari e per capitalizzare le best practises dell’azienda nelle formulazioni Zero del thé e delle bibite gassate. Pepsico, invece, per sostenere la necessità di gusti sempre nuovi, ricchi di sapori freschi, che piacciono molto ma che difficilmente si possono riprodurre in casa, ha aggiunto alla linea Tropicana Freschi da 1lt il succo Essential Antioxidant, mix di 5 frutti con aggiunta di Vitamina C.
SI RINNOVANO I FORMATI E LE RICETTE
Alle novità di prodotto si affiancano ricette, formati e packaging rinnovati: nel corso dell’anno Rauch ha arricchito la linea Bravo Classic con la referenza Agrumi mix, un gusto già in passato apprezzato dal consumatore italiano e che è stato riproposto nella pratica confezione da 1L. «Oltre al formato – puntualizza ferretti – anche la ricetta è stata rinnovata: arancia, arancia rossa e pompelmo, lime e limone sono stati mixati per creare un nuovo gusto particolarmente fresco e dissetante con contenuto di vitamina C». L’azienda ha sviluppato inoltre il nuovo design della linea top di gamma Premium 1L che si presenta ora a scaffale con una veste attuale e accattivante, caratterizza da un fondo nero su cui spiccano l’immagine del frutto e le scritte in bianco.
Parmalat, invece, ha scelto il 2016 come momento significativo per riposizionare la marca Santàl e contestualmente rilanciare la sua immagine con una grande campagna nazionale di outdoor dal titolo “Il sapore della frutta”.
UN OCCHIO ANCHE ALLA SOSTENIBILITA'
Anche la sostenibilità ambientale sta diventando negli ultimi anni parte integrante della strategia di alcuni player che adottano scelte ben precise, quali ad esempio l’impiego di bottiglie in plastica completamente riciclabili ed una progressiva riduzione della plastica stessa. Fonti di Vinadio rappresenta un esempio virtuoso in questo senso come ci spiega Luca Cheri: «La sostenibilità è un must per Sant’Anna, che cerchiamo applicare su tutti i fronti, anche attraverso piccoli accorgimenti che servono ad abbattere grandi quantitativi di materiali da smaltire. Cerchiamo di ridurre al minimo gli imballi secondari: abbiamo azzerato il cartone tra i diversi strati di prodotto. Abbiamo fatto in modo che la plastica che avvolge la cannuccia resti attaccata al bicchierino in modo da evitare la dispersione nell'ambiente per poterli smaltire insieme e più facilmente. Sul fronte Ricerca e Sviluppo stiamo lavorando anche sul contenitore per diminuire drasticamente e in modo efficace l'impatto ambientale».
Stefania Lorusso
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