Conserve vegetali: il mercato registra una sostanziale stabilità
Conserve vegetali: il mercato registra una sostanziale stabilità
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Il mercato delle conserve vegetali nell’anno terminante a dicembre 2016, ha realizzato vendite a volume pari a circa 179.
00 tonnellate generando un fatturato di poco superiore ai 560 milioni di euro. «Nell’ultimo anno, - spiega Silvio Tanghetti di Nielsen - questa categoria presenta un trend a volume sostanzialmente flat (-0.1%) rispetto all’anno precedente, con un fatturato in crescita di quasi un punto percentuale (+0.9%) grazie a una crescita del prezzo medio dell’1%, prezzo che si assesta a 3.12 €/kg».
LA VOCE DELLE AZIENDE
«I segmenti che hanno performato meglio - spiega Federico Masella, marleting manager Valbona - sono stati sicuramente i sottoli e, in modo particolare, il micro-segmento delle verdure grigliate sottolio che ha fatto registrare un +8%». «Tuttavia – puntualizza Alessio Baronti, direttore commerciale di Neri Sottoli - si è verificata una forte flessione principalmente su due famiglie importanti: funghi e carciofi. La flessione è comunque stata ammortizzata dalle ottime performance di Pomodori secchi, olive e peperoncini ripieni».
CANALI E PROMOZIONALITA’
Quello delle conserve vegetali è un mercato abbastanza canalizzato all’interno della DM (Iper+Super+Libero Servizio) dove viene veicolato il 66.6% del fatturato e il 64% dei volumi. Iper e Super crescono rispettivamente dell’1,4% e dello 0.5% mentre i Liberi Servizi perdono il 4.2%.
Il Discount, è l’unico canale in crescita sia in quantità (+5,2%) che a valore (3.5%) arrivando a veicolare il 22.7% dei volumi dell’intera categoria. Questa crescita è attribuibile anche al prezzo medio sensibilmente inferiore (pari a 2,23 €/kg). Estremamente differenziata fra i canali, invece, l’offerta assortimentale spazia dalle 215 referenze medie presenti negli Ipermercati, alle 100 dei Super, dato che scende a circa 43 nei Discount.
L’intensità promozionale della categoria è piuttosto contenuta veicolando poco meno del 21% dei volumi attraverso l’utilizzo di promo, con comportamenti diversificati per canale: si passa infatti dal 20% negli Iper, al 22.4% nei super, al 9.5% dei Discount.
PERFORMANCE DEI SEGMENTI
L’osservazione dei vari segmenti evidenzia andamenti piuttosto diversificati, con i fagioli (responsabili del 23% dei volumi) e gli altri legumi e cereali (che valgono il 23.4% delle vendite in volume) che presentano trend in crescita rispetto al 2015 (rispettivamente +1.6% e +2.1%), mentre i restanti segmenti arretrano (nel dettaglio: olive, che sviluppano il 30% dei volumi, in regressione dello 0.9%; piselli 9.2% dei volumi e -0.9%; sottoli e sottaceti 13.6% a volume e -4.2% in trend). «I segmenti più dinamici – puntualizza Laura Bettazzoli, direttore marketing di Bonduelle – sono quelli che riflettono i trend di consumo più aggiornati e i nuovi stili di vita. Per questo il segmento dei legumi vive un rinnovato momento di sviluppo coinvolgendo tutte le famiglia, lenticchie e ceci in primis, ma anche tutti i tipi di fagioli».
ANDAMENTI DEI CONSUMI PER AREA GEOGRAFICA ED EXPORT
A livello geografico, il 35.9% dei volumi è mosso in area 1 (+1.2 vs il 2015) seguita, in termini di importanza dall’area 2 (26.6%; -0.6) e dall’area 3 (22.9%,; -0.7 in trend); chiude l’area 4 con una quota del 14.7 % a volume e una crescita dello 0.2 ). La performance del fatturato mette in luce la buona crescita dell’area 4 che, pur essendo la cenerentola in termini di valore generato (14.4%) è l’unica a presentare il segno positivo in termini di trend (+3%, rispetto al 2015).
In una situazione come questa di sostanziale tenuta l’export rappresenta un importante valvola di sfogo per i player come ci conferma Giacomo Ponti, ad dell’omonima azienda: «Per Ponti oggi l’export è sicuramente un’area di sviluppo. Ad oggi pesa circa il 20% del fatturato totale azienda. L’obiettivo è quello di crescere attraverso il consolidamento dei mercati in cui già operiamo e stiamo conquistando nuovi Paesi». Anche per Valbona, presente sul mercato internazionale ormai da decenni, sia col proprio marchio che come copacker l’estero è un driver fondamentale: il 30%delle referenze prodotte viene destinato oltreconfine in circa 30 paesi nel mondo, quota destinata ad aumentare poiché quest’anno l’azienda punta all’espansione di altri territori: asiatici, nord-americani e sud-americani.
NOVITA’ PER TUTTI I GUSTI
Dal punto di vista delle novità di prodotto il 2016 è stato un anno decisamente ricco. «Oltre al lancio del Farro Bio, Quinoa Bianca e Tricolore nel 2016, - racconta Maria D’amico, responsabile marketing dell’omonima azienda - nei primi mesi del 2017 abbiamo presentato il cereale bio: Kamut. Siamo già al lavoro per lanciare prossimamente altre novità superfoods perfetti per un’alimentazione che coniuga gusto e benessere».
Bonduelle ha lanciato nel mese di ottobre 2016 i Piselli Naturalmente Dolci senza zuccheri aggiunti a cui si somma la nuova gamma “Le Spadellate”, composta da due referenze, due diversi misti di verdure gustose e croccanti: Mix Gourmande e Mix Rustico.
«Nel corso del 2017 – sottolinea Bettazzoli - sono in cantiere innovativi progetti che daranno una ulteriore svolta al mercato delle conserve». Per rispondere al filone sempre crescente di consumo biologico, Ponti lancerà nei prossimi mesi la linea verdure Bio: carciofi sott’olio, pomodori secchi sott’olio, capperi, cipollette all’aceto balsamico di modena Igp e olive.
UNA COMUNICAZIONE TRASVERSALE
Le aziende del settore supportano il mercato delle conserve con importanti investimenti in comunicazione tradizionale e non, sia confermando il ruolo dei media più tradizionali sia esplorando i canali più moderni. «Da qualche anno – racconta Masella - Valbona è protagonista di un’intensa attività di comunicazione sia above the line - campagna stampa tradizionale sulle riviste trade e le principali consumer, radiofonica nelle emittenti del triveneto- sia below the line, siamo ad esempio sponsor di iniziative a livello nazionale e locale soprattutto in ambiti quali l’alimentazione, i bambini, lo sport, nei quali crediamo fortemente e organizziamo spesso promozioni».
«Investiamo sul brand D’Amico in attività ATL, come le campagne di affissioni nazionali e le uscite pubblicitarie e/o pubbliredazionali – aggiunge D’amico -. Amiamo coinvolgere il consumatore anche in attività speciali ed originali che spaziano dall’off-line all’online. Nel primo caso, ad esempio, a settembre 2016 abbiamo intensificato la presenza all’Aeroporto Internazionale di Napoli.
Stefania Lorusso
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