Ups ha riportato ricavi consolidati pari a 21,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2025, confermando la solidità aziendale nonostante un contesto commerciale complesso.
I risultati Gaap del secondo trimestre 2025 includono oneri netti pari a 29 milioni di dollari, equivalenti a 0,04 dollari per azione diluita, che comprendono costi della strategia di trasformazione al netto delle imposte pari a 57 milioni di dollari. Tali oneri sono stati in parte compensati da un guadagno di 15 milioni di dollari derivante dalla cessione di un’attività nell’ambito di supply chain solutions e da benefici pari a 13 milioni di dollari derivanti dal parziale riversamento del fondo rivalutazione delle imposte sul reddito.
“Desidero ringraziare tutti gli Upser per la dedizione e l’impegno dimostrati in un contesto commerciale che si conferma dinamico e in continua evoluzione – ha dichiarato Carol Tomé, Chief Executive Officer di UPS –. I risultati del secondo trimestre riflettono sia la complessità dello scenario sia la solidità del nostro lavoro. Stiamo facendo progressi significativi nelle nostre iniziative strategiche e siamo fiduciosi che queste azioni rafforzeranno il posizionamento dell’azienda per una migliore performance finanziaria a lungo termine e per un vantaggio competitivo rafforzato.”
Alla luce dell’attuale incertezza macroeconomica, la società non fornisce alcun aggiornamento su ricavi o utile operativo, ma conferma alcuni indicatori per l’intero anno 2025: investimenti pari a circa 3,5 miliardi di dollari; dividendo di circa 5,5 miliardi di dollari, soggetto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione; aliquota fiscale effettiva stimata intorno al 23,5%; oneri pensionistici pari a 1,4 miliardi di dollari (di cui 921 milioni di dollari già versati); riacquisto di azioni per circa 1,0 miliardo di dollari completato; riduzione dei costi prevista pari a 3,5 miliardi di dollari, grazie alle iniziative di riconfigurazione del network e di “efficienza reimmaginata.”