Unigrà continua a innovare con Orasì

Unigrà continua a innovare con Orasì
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L’inizio è stato una scommessa. Ma le soddisfazioni a dieci anni di distanza dall’ingresso di Orasì nel mondo retail non sono mancate. Era il 2015 quando Unigrà decideva di allargare il business alla Gdo, sfruttando le proprie competenze industriali per produrre e proporre con il brand referenze competitive nel mondo delle bevande vegetali. Un’offerta che oggi si basa su una solida filiera di approvvigionamento: la maggior parte delle materie prime utilizzate per produrre i prodotti Orasì arriva da una tenuta agricola della famiglia Martini, proprietaria di Unigrà, collocata a soli 29 chilometri dalla sede principale dell’azienda.
Nel 2023 Unigrà ha raggiunto un fatturato di 950 milioni di euro, su cui ha fortemente impattato l’alluvione che ha colpito gli stabilimenti nel maggio 2023, interrompendo le produzioni per mesi. Nel 2024, l’azienda è ripartita tra le difficoltà e ha concluso l’anno – in attesa del bilancio consolidato – con oltre un miliardo di euro di giro d’affari. Carlo Oldani, direttore marketing del Gruppo Unigrà racconta il percorso di crescita del brand Orasì in grande distribuzione e presenta le novità in programma per il 2025.
Quanto è rilevante oggi il canale retail per il brand Orasì?
Attualmente il business è ancora piccolo, se guardiamo al miliardo di fatturato dell’azienda, ma negli ultimi due anni Orasì ha raddoppiato il giro d’affari in Italia, dove siamo divenuti il terzo brand di categoria. Inoltre, Orasì, grazie alla nostra presenza internazionale, si sta consolidando oggi come un vero e proprio brand globale.
Come sta performando Orasì oltreconfine?
Unigrà ha 30 sedi o uffici commerciali in giro per il mondo, oltre a due impianti produttivi, uno in Brasile e uno in Malesia. Il nostro obiettivo è essere competitivi anche in quelle aree in termini si prezzo senza compromessi sulla qualità che da sempre caratterizza Unigrà. Esportiamo in oltre 100 paesi e possiamo dunque definirci una azienda globale, con un forte presidio nei canali industria, bakery e Horeca. Negli ultimi due anni abbiamo lanciato i prodotti Orasì, le bevande ma anche le panne vegetali, in oltre 30 paesi toccando tutti e cinque i continenti. Ci siamo affidati alle nostre filiali, ma anche a selezionati distributori che ci hanno garantito un’importante distribuzione sia nel canale retail sia nel canale bar, nel quale possiamo offrire la nostra gamma di bevande vegetali Orasi Barista. Abbiamo dunque raddoppiato i nostri volumi negli ultimi due anni e prevediamo di fare altrettanto nei prossimi due.
Quali sono le vostre quote di mercato in Italia nel segmento delle bevande vegetali?
Nel 2024 siamo cresciuti del 36,9% a volume e del 36,1% a valore (fonte: Iri, iper + super + ls, fy 2024 vs fy 2023) diventando così il terzo brand del mercato (fonte: Iri, iper + super + ls, secondo semestre 2024 vs secondo semestre 2023), e nelle prime cinque settimane di gennaio abbiamo registrato un progressivo oltre i 5 punti di quota (fonte: Iri, iper + super + ls + anno progressivo prime cinque settimane 2025).
C’è un best seller 2024 di OraSì?
OraSì ha avuto per anni il riso come primo prodotto, con rotazioni ai vertici della categoria, ma nel 2024, coerentemente con i trend di consumo che premiano sempre di più i prodotti base avena, la nostra Avena senza zuccheri aggiunti si è aggiudicata il titolo di prodotto più venduto nel 2024 all’interno del nostro portafoglio con oltre 1 milione di pezzi venduti.
Siete produttori anche di referenze a marchio del distributore?
Siamo stati e siamo attualmente produttori di pl per il mondo panne vegetali e margarine. Lo facciamo perché abbiamo un know how e impianti che ci permettono di soddisfare anche la domanda di terze parti. Tuttavia, il nostro intento è quello di costruire brand tramite innovazione e investimento.
Avete lanciato delle novità di prodotto nel corso del 2024?
Nel 2024 siamo stati molto attivi presentando diverse innovazioni: per la nostra piattaforma salutistica, la gamma “Avena +” con Avena + Protein, Avena + Fibre, Avena + Zinco e l’Avena Senza Zucchero. Abbiamo inoltre lanciato la gamma “Gusto Pieno” con Avena Cioccolato e Avena Pistacchio in un pratico formato da 500 ml coerente con la tipologia di consumo. In ultimo, per la linea Barista, che propone ricette pensate per i professionisti della caffetteria, abbiamo lanciato un formato da 500 ml a base avena per preparare dei cappuccini vegetali di alta qualità anche a casa. Tutti questi lanci sono coerenti con i macro trend che riguardano i consumatori e la loro attitudine verso i prodotti plant based.
Sono in programma new entry in Gdo per il 2025?
Siamo convinti che i tre bisogni che abbiamo individuato, benessere olistico, multisensorialità, servizio, continueranno a essere protagonisti anche nei prossimi anni e su questi stiamo costruendo il nostro portafoglio di innovazione nel 2025 che ci vedrà lanciare sul mercato diverse novità. Una nuova referenza base mandorla, segmento con ottime crescite sia in Italia sia nel resto del mondo, con un gusto vivace, caratterizzata da una maggiore quantità di pasta di mandorla in ricetta e un profilo aromatico che ricorda il sapore di un confetto alla mandorla. Amplieremo la gamma Gusto Pieno, con l’aggiunta di OraSì gianduia da 500 ml, che aggiunge vero cioccolato a una base di nocciole 100% italiane, per offrire un prodotto dalle note dolci e piacevoli come il celebre cioccolato al gianduia, sempre senza l’utilizzo di aromi. Introdurremo un innovativo prodotto a marchio OraSì Barista, Cappuccino avena & caffè pronto da montare, una ricetta a base di avena nella formulazione professionale per baristi, con l’aggiunta di caffè in 100% arabica. Il valore aggiunto per il consumatore è l’elevato contenuto di servizio, con un prodotto pronto da montare che, con un montalatte e in poche semplici mosse, potrà gustare un cappuccino 100% vegetale con una schiuma densa e persistente.
Per migliorare la sostenibilità aziendale, quali iniziative avete intrapreso?
In Unigrà, crediamo fermamente che il nostro impegno verso l’ambiente non sia solo una responsabilità, ma anche un'opportunità per innovare e migliorare i nostri processi. Uno dei pilastri della nostra strategia di sostenibilità è l'adozione di un modello circolare. Per noi gli scarti dei processi produttivi non sono semplicemente rifiuti o residui, ma risorse preziose. Abbiamo infatti creato un processo in cui parte dell'energia che consumiamo è generata dalla valorizzazione dei residui di produzione dei processi produttivi. Grazie ai nostri impianti, siamo in grado di trasformare gli scarti in energia rinnovabile, contribuendo così a una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Per il 2026, abbiamo progettato un impianto di biometano che ci permetterà di valorizzare ulteriormente i nostri sottoprodotti, generando energia pulita per alimentare i nostri processi e riducendo ulteriormente la dipendenza da fonti fossili. Tramite questi progetti e altre attività intendiamo arrivare entro il 2030 a una riduzione del 55% delle emissioni dirette di CO2.
Avete pianificato delle attività di comunicazione per il 2025?
Da diversi anni siamo tra i primi investitori in comunicazione della categoria. Tre anni fa abbiamo effettuato un importante refresh del logo e delle grafiche, con un nuovo spot televisivo. Stiamo lavorando su un rinnovamento dei contenuti creativi che vedrete a breve sui principali media italiani. È un ulteriore step qualitativo in linea con l’evoluzione che sta avendo Orasì sul mercato.
State progettando nuove linee di prodotto?
Il dna di Orasì è quello di essere al 100% vegetale e di offrire prodotti di alta qualità. Il forte know how aziendale in ambito industriale ci apre molte porte e abbiamo una innovation & research pipeline su tre anni che prevede molte novità in questo senso. La prima vedrà la luce a settembre 2025. Al momento posso solo dire che ci posizionerà ancora più come un brand di benessere che non rinuncia al gusto.
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