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Paolo Borgio: Tuttofood, su il sipario

Paolo Borgio: Tuttofood, su il sipario
Paolo Borgio: Tuttofood, su il sipario

Paolo Borgio: Tuttofood, su il sipario

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Vincenzo Lorusso

Oltre alla ricca offerta espositiva, interessante per gli operatori sarà la contemporaneità di Tuttofood con Expo 2015, l’Esposizione Universale dedicata all’alimentazione che sarà inaugurata a Milano pochi giorni prima dell’apertura del Salone dell’Agroalimentare: manifestazione ed evento si troveranno a pochi passi l’una dall’altra, offrendo occasioni di incontro e scambio ai visitatori professionali.

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E’ possibile avere qualche anticipazione sui numeri di questa edizione?
Avremo 2700 espositori, di cui 400 internazionali con una forte crescita rispetto al 2013 in cui avevamo circa 1900 espositori, di cui 250 erano internazionali.
I padiglioni passeranno da 6 a 10, per una superficie complessiva di 20.000 metri quadri, il che significa una crescita del 40% rispetto all’edizione scorsa. Questi numeri implicano una maggiore internazionalizzazione non solo dal punto di vista dei visitatori e dei buyer ma anche degli espositori che per Fiera Milano rappresentano un punto importante della strategia e della politica di sviluppo a medio termine. L’altro dato importante che ci aspettiamo è un incremento altrettanto sostanziale del numero dei visitatori che auspichiamo passeranno dai 50.000 della scorsa edizione a 70.000. Sono tutti numeri che non sono mai stati fatti in nessuna manifestazione nell’ambito del food in Italia. Oggi siamo decisamente la kermesse numero uno in questo ambito a sole 5 edizioni dall’apertura (la prima edizione di Tuttofood è stata fatta nel 2007. Sono risultati imponenti.
Non solo. Siamo la 3° manifestazione più grande al mondo in questo momento dopo Anuga e Sial nell’ambito del food complice sicuramente il fatto che il food, in particolare il food italiano, sta attraversando un momento di grande interesse. La concomitanza con i giorni di apertura di Expo ha acceso ulteriormente i riflettori sulla nostra manifestazione.



Come si articolerà la vostra collaborazione con Expo?Quali sono le iniziative previste?
Noi con Expo abbiamo due tipi di collaborazione: una è con l’Esposizione universale in sé, l’altra è con Padiglione Italia di cui siamo official partner e con il quale organizzeremo una serata il giorno di apertura di Tutto Food presso il ristorante Pec. Avremo uno scambio di attività comuni e collaborazioni con tutti gli altri sponsor del Padiglione, che tra l’altro sono anche espositori di Tuttofood. Per quanto riguarda invece Expo a tutti quelli che sono gli hosted buyer di Tutto food offriremo un biglietto serale di accesso alla manifestazione che parte alle 18.30 e termina alle 23.




A livello di espositori quali sono le aree di crescita?Ce ne sono di nuove?
Saranno circa 2.500 le aziende provenienti da settori specifici ma sinergici che coinvolgono tutti i comparti della filiera insieme alle istituzioni locali provenienti da tutta Italia. Con una saturazione completa degli spazi e liste di attesa per decine di aziende, questa edizione si preannuncia intensa e ricca di novità. Manifestazioni come TUTTO FOOD, infatti, raccolgono e anticipano le tendenze del mercato. Lo dimostrano le performance dei comparti del Salone: tra i settori che hanno avuto trend più vitali per la presenza di aziende espositrici durante le varie edizioni di TUTTO FOOD si segnalano quelli dedicati a Carne e Salumi, in forte crescita anche quest’anno. Interessante si preannuncia anche il comparto del dolciario, il lattiero caseario e i surgelati. Se poteva essere prevedibile il successo e la crescita di comparti già presenti e “fidelizzati” alla kermesse, hanno invece dimostrato una risposta importante le aziende ospitate in spazi nuovi o meno presenti nelle scorse edizioni della manifestazione: così, il settore Greenfood ha triplicato i volumi, grazie ad un’area dedicata che verrà completata da uno spazio showcooking che vedrà tra gli espositori protagonisti Alce Nero e Sarchio. Novità assoluta, ma importante per un Paese come il nostro che vede nella pesca una risorsa tradizionale e ancora significativamente presente, il debutto dell’area dedicata ai prodotti ittici.



Parliamo della spinosa querelle con Cibus. In che rapporti siete al momento?
Abbiamo dei rapporti di sana concorrenza, direi più che civile. Attualmente siamo impegnati in un progetto realizzato con il ministero dello sviluppo economico e l’Ice in collaborazione con Vinitaly per due manifestazioni che faremo insieme: una è FMI dall’8 all’11 di giugno 2015 a Chicago e l’altra il fancy food winter a San Francisco a gennaio prossimo che ci vedono andare a braccetto e fare finalmente quello che tutti auspicano, ossia un discorso di sistema Italia. Abbiamo anche un progetto di collaborazione a 4 mani con cibus. Per il resto, ripeto, è sana concorrenza.


Stefania Lorusso

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