Per l’azienda che in poco tempo è riuscita a conquistare la leadership del mercato delle farine speciali – raggiungendo una quota a valore nella gdo pari a 11,2 punti percentuali - la scelta di trasferire il know-how dei prodotti professionali all’uso domestico è risultata l’arma vincente. Distribuzione Moderna ha incontrato Leonardo Spadoni, presidente di Molino Spadoni per scoprire la ricetta di questo successo.

Qual è la sua opinione in merito ai rincari delle materie prime?
Dopo anni di stagnazione dei prezzi, i rincari erano prevedibili. Confido che gli operatori del settore siano seri, dato che stiamo affrontando un fenomeno mondiale. Quello che si è effettuato è un salto un po’ brusco, ma gli operatori accorti hanno anticipato la situazione e riusciranno certamente a calmierare il fenomeno. Alcuni aumenti comunque sono inevitabili e riguardano prodotti che hanno sempre avuto costi ridotti. Preparare il pane potrebbe quindi diventare un nuovo sistema di risparmio, e non solo una moda.

Lo sviluppo della panificazione casalinga rappresenta quindi per voi una nuova frontiera?
Il nostro obiettivo è da sempre quello di produrre una farina che, oltre a distinguersi dalle altre per la qualità, fosse adatta a molteplici usi. Abbiamo inizialmente pensato di realizzare farine con il lievito incorporato per favorire e facilitare il consumo domestico. A queste si sono recentemente aggiunte le due farine speciali: per pane bianco e ai 7 cereali.

Avete realizzato particolari attività per promuovere queste novità?

Il lancio della farina per il pane in casa è stato supportato da dimostrazioni in store nei punti vendita della gdo e co-marketing con le aziende produttrici di macchine per la panificazione. Negli spazi dedicati all’interno dei punti vendita le promoter invitavano i consumatori alla degustazione del pane appena fatto e fornivano le necessarie informazioni per prepararlo in casa. Queste attività rientrano nelle strategie dell’azienda di spostarsi dalla pubblicità istituzionale a quella indirizzata al prodotto specifico, con lo scopo di comunicare al consumatore l’importanza della scelta degli ingredienti.

Oltre alla comunicazione, su cosa ritenete necessario investire per essere competitivi in questo mercato?

Indubbiamente sulla tecnologia, per aumentare la sicurezza e garantire la qualità. A riguardo, abbiamo introdotto il sistema di macinazione a freddo per non modificare la natura della farina. Per evitare una conservazione sottoposta alla proliferazione di microrganismi dannosi abbiamo inoltre avviato lo stoccaggio del grano già pulito. L’investimento più recente è rappresentato dall’innovativo impianto di selezione ottica, già in uso nelle riserie, che opera con un’azione preventiva di pulitura e di decorticazione del grano prima della macinazione, per eliminare fin dall’inizio ogni elemento inquinante.

Novità per il prossimo anno?
Oltre a Gnocchi Sprint, il prodotto appena immesso sul mercato per la preparazione domestica di gnocchi, nel programma aziendale rientra il lancio del preparato per il panbrioche, disponibile appena terminata la fase di test.