La cooperativa cremonese continua a rafforzare la propria presenza sui mercati – italiano e internazionale - grazie sia alla qualità dei suoi prodotti, garantiti dalla filiera controllata, che agli impulsi dati dall’innovazione e dalla comunicazione, come sottolinea alla redazione di DM Gianluca Boschetti, direttore marketing di Latteria Soresina.

Può tracciarmi un bilancio dell’attività della vostra cooperativa nell’anno appena terminato? Quali sono stati i principali risultati raggiunti in termini di vendite e di produzione?
A livello di fatturato abbiamo registrato un significativo incremento e la chiusura è stata pari a circa 193 milioni di euro come Latteria Soresina. A questa cifra dobbiamo però aggiungere gli oltre 56 milioni di euro generati dall’attività di Alimentari Val d'Enza, l’azienda rilevata a dicembre 2005 e vocata per il Parmigiano-Reggiano. Per quanto riguarda la produzione, anche nel 2008 la nostra realtà – che ha raccolto circa 3 milioni di quintali di latte - si è confermata leader nel Grana Padano, con oltre 440mila forme prodotte, a cui si aggiungono le 60mila commercializzate da Alimentari Val d'Enza. Inoltre, è importante ricordare che latteria Soresina continua la sua politica di acquisizioni e nel maggio del 2008 ha portato a termine le fusioni per incorporazione di Latteria di Piadena e Ca’ de Corti.

Il vostro business è realizzato soprattutto sul mercato nazionale?
Gli importanti risultati che abbiamo raggiunto sono il frutto di uno sviluppo armonico del business: in Italia e all’estero e sia nel canale gdo che nei punti vendita al dettaglio. Attualmente in Europa operiamo soprattutto nella zona occidentale: Svizzera, Francia, Germania, Regno Unito, Belgio e Spagna. Recentemente abbiamo anche approcciato i mercati dell’Europa orientale, soprattutto la Russia. A crescere negli ultimi dodici mesi è stata anche l’attività della nostra azienda negli Stati Uniti, Australia, Giappone, Canada e Sudamerica.

Quali sono i vostri principali obiettivi per il 2009?
Latteria Soresina punta a consolidare ulteriormente la propria posizione di leader nel Grana Padano. A breve verrà infatti inaugurato un nuovo reparto di preconfezionati - il segmento che rappresenta il futuro del mercato perché è in grado di rispondere alle esigenze del consumatore moderno - che avrà una capacità produttiva tripla rispetto all’attuale. Di conseguenza rafforzeremo la distribuzione stessa del Grana Padano preconfezionato.

Può anticiparmi qualche novità di prodotto e di packaging prevista per l’anno appena iniziato?
Le novità saranno diverse. Stiamo rivisitando il pack di tutti i nostri preconfezionati Grana Padano e Parmigiano-Reggiano sia dal punto di vista grafico, per migliorare l’appeal, che di contenuti di servizio (apertura facilitata, stand up bag, miglioramento del sistema di richiudibilità, ecc.). Tutto questo non riversando sui listini e di conseguenza sul consumatore finale neanche un centesimo in più.

Quali leve di marketing mix utilizzerete per promuovere le vostre referenze?
Continueremo a comunicare come abbiamo fatto fino a ieri attraverso gli spot televisivi in onda sulle reti nazionali. Oggi le aziende del nostro settore sembrano avere limitato i budget destinati alla comunicazione, noi invece siamo convinti che sia necessario investire sempre nei media. L’innovazione e la ricerca della qualità sono più efficaci se accompagnate dalla comunicazione. La ricchezza stessa dei nostri prodotti a livello di qualità, servizi alla clientela e la capacità di posizionarci con prezzi al pubblico corretti, continueranno a rappresentare le nostre armi vincenti. A tutto ciò si aggiunge il nostro sito internet – www.latteriasoresina.it - oggetto di un recente restayling - che lo ha reso più distintivo e attraente - e che si pone, a differenza di prima, come strumento di crm con il consumatore. Il nuovo spazio infatti dispone di sezioni finalizzate all’interazione con chi acquista i nostri prodotti. L’area riservata alle ricette all’insegna della tradizione, ad esempio, ci permette di ricevere degli importanti feed back.

Come si presenta in gdo l’attuale situazione che la vostra categoria merceologica sta vivendo?
Lo scorso anno è stato particolare perché le materie prime e, di conseguenza, i prezzi al consumo dei nostri settori, hanno fatto segnare incrementi importanti ed inusuali. Oggi le materie prime stanno scendendo. Le private label e i primi prezzi, si sono confermati a tal proposito più reattivi delle marche industriali. Si è quindi amplificata la forbice tra la marca industriale, private label e primi prezzi, a vantaggio di questi ultimi due , che hanno acquisito vendite a discapito della prima soprattutto nei consumatori di fascia intermedia.