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In.Prof: un anno di crescita e cambiamenti

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In.Prof: un anno di crescita e cambiamenti

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Stefania Colasuono

Il 2016 ha rappresentato per il Consorzio un anno importante, con performance superiori a quelle del mercato e un incremento della sovra-insegna Mr.

Soap, attualmente presente in oltre 300 punti vendita consorziati. Una posizione che IN.PROF vuole consolidare anche grazie al recente ingresso tra i soci di Gruppo VéGé. Ne abbiamo parlato con Ferdinando Vigorita, direttore commerciale del Consorzio.

Il Consorzio IN.PROF è uno dei principali attori del settore drug: qual è stato l’andamento del comparto nel corso del 2016 e quali sono le aspettative per la fine dell’anno?
Siamo nati 30 anni fa come grossisti, come suggerisce anche il nostro nome che è la contrazione di Ingrosso Profumeria, e progressivamente ci siamo evoluti sino a essere una realtà consortile che riunisce grossisti che hanno dei loro punti vendita.
L’andamento del mercato è evidente leggendo i dati Nielsen: il settore non food è in flessione ormai da anni sia nella parte toiletries che in quella detergenza. Questo è dovuto a un insieme di fattori, ma soprattutto è imputabile a una perdita di valore dei prodotti che vengono venduti. Detta così può sembrare una cosa banale, senza contare che viene in parte camuffata appellandosi al fatto che ormai si vende solo in promozione, con l’80% delle vendite che viene realizzato attraverso il momento promozionale. Tuttavia è innegabile che ci sia stato un continuo downgrade che riguarda il valore intrinseco dei prodotti.
In questo scenario di mercato stanno andando abbastanza bene alcuni nostri competitor di grandi dimensioni come Acqua&Sapone, Ipersoap e Tigotà, che beneficiano del fatto di aver cavalcato bene anni fa l’onda dell’introduzione in Italia del modello drugstore.
A livello di trend, invece, mi sento di dire che il nostro Paese sta cambiando, purtroppo in peggio. Il consumatore oggi, infatti, tende sempre più a cercare il prezzo più basso e nel 90% dei casi è disinteressato alla performance dei prodotti.

Quali sono, invece, i risultati ottenuti dal Consorzio, sia a livello di fatturato che di sviluppo rete?
Abbiamo portato a termine da poco il controllo di bilancio suppletivo rispetto a quello che si fa alla scadenza naturale e stiamo facendo un +3,8% di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2015. Le nostre proiezioni per la chiusura d’anno non si discostano sostanzialmente da questo, che ci porterà a ottenere un risultato migliore di quanto si attende dal mercato.
Sta andando piuttosto bene Mr Soap, la sovra-insegna che è stata creata allo scopo di accomunare una realtà estremamente composita qual è un consorzio tra imprenditori fornendo loro un servizio. Oggi Mr. Soap è applicata a oltre 300 punti vendita e ci consente di contrattare con le marche quelle quote di promozioni che altrimenti difficilmente verrebbero concesse. Quest’anno abbiamo già effettuato circa 150 promozioni sui punti vendita e contiamo di chiudere il 2016 a quota 200.

È recente la notizia della fuoriuscita di IN.PROF dalla Centrale Auchan (dopo la cessazione del sodalizio con Sisa) e dell’ingresso, a partire dal prossimo gennaio, in Gruppo VéGé: cosa ha spinto il Consorzio a prendere questa decisione?
Il rapporto con Auchan era indiretto, in quanto mediato dall’alleanza che da 15 anni avevamo stretto con il Gruppo Sisa. Non è successo alcunché di traumatico: ci siamo limitati a prendere atto che quel rapporto era di fatto venuto a cessare per vicissitudini esterne alla nostra sfera decisionale.
D’altra parte, Auchan è una struttura forse un po’ troppo grande per noi, ed è questo che ci ha fatto pensare all’idea di legarci a una struttura che avesse dimensioni meno imponenti e fosse più snella.

Oltre a Gruppo VéGé, la distribuzione moderna vede la presenza di altre insegne anche più “radicate” nel mondo drug (pensiamo a Crai, ad esempio): perché la vostra scelta è ricaduta proprio sul gruppo guidato da Nicola Mastromartino?
Nella nostra ricerca di un nuovo partner, infatti, avevamo intavolato trattative sia con Gruppo VéGé che con Crai. L’approccio di Gruppo VéGé ci ha indotti a pensare di poter maggiormente dire la nostra rispetto a quanto sarebbe stato possibile in una realtà come Crai, dove sono presenti strutture non food molto grosse che, con relativa facilità, avrebbero potuto o inglobarci oppure limitare la nostra possibilità di esprimerci.

Quali sono i vantaggi che possono derivare da questa nuova unione?
I nostri programmi sono innanzitutto quelli di dare continuità alle cose che stiamo già facendo. Intendiamo proseguire il nostro lavoro con l’ingrosso, andare avanti a lavorare con il marketing per quanto riguarda la sovra-insegna Mr. Soap e a realizzare la nostra rivista Mr. Soap Magazine. Inoltre, vogliamo continuare a coltivare le filiere che seguiamo da tempo come, ad esempio, i prodotti con marchi di fantasia che sono di proprietà di IN.PROF. Con il sostegno di Gruppo VéGé punteremo ad ampliare il parco dei soci con punti di vendita e a rafforzarci per sostenere al meglio gli scossoni del mercato.

Stefania Colasuono

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