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Imaginarium: una realtà in crescita
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Imaginarium: una realtà in crescita
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Prosegue il piano d’espansione di una delle più grandi catene di negozi specializzati in articoli per l’infanzia e per la famiglia, che entro la fine dell’anno prevede di arrivare a quota 50 punti vendita sul territorio. La redazione di Distribuzione Moderna ha chiesto a Monica Cigognini, responsabile Italia di Imaginarium, di tracciare un quadro dell’attività, illustrando le novità di prodotto e gli obiettivi per l’anno in corso.
Nell’anno appena concluso avete raggiunto quota 30 punti vendita sparsi sul territorio nazionale, effettuando in media una nuova apertura al mese. Può tracciarmi un bilancio del vostro piano d’espansione?
Il 2007 è stato un anno importante per noi, perché ci ha permesso quasi di raddoppiare il numero dei negozi presenti in Italia, che nel 2006 erano infatti solamente 19. Nel 2008 prevediamo di arrivare a 50 punti vendita. Attualmente i nostri negozi sono concentrati principalmente in Lombardia e nel Lazio. Basti pensare che nella città di Milano e nell’hinterland ne contiamo ben 11 e che solamente a Roma abbiamo toccato quota 6. Per l’anno in corso prevediamo di inserirci in nuove aree geografiche e di sviluppare il piano di collaborazione con Grandi Stazioni. L’accordo sottoscritto, che durerà fino al 2010, ci permetterà infatti di implementare la nostra attività all’interno delle stazioni ferroviarie delle principali città italiane: Milano, Torino, Bologna, Firenze e Venezia.
Quali sono le principali caratteristiche del layout dei vostri punti vendita?
Il nostro layout è identico per tutti i negozi Imaginarium. La struttura ideale si estende per circa 80 mq. Uno degli elementi distintivi dei negozi è la doppia porta blu - una dedicata agli adulti e una ai bambini -, a cui si aggiungono l’utilizzo del colore, della musica e la possibilità di provare i giochi, elementi che sviluppano i sensi dei clienti. All’interno ogni punto vendita è diviso per sezioni, che richiamano le attività di gioco.
Quale settore pesa maggiormente sul vostro business e quale puntate a sviluppare?
Per noi è molto importante il prescolare, tutto ciò che riguarda il bambino dai 0 ai 36 mesi. Il peso delle categorie risente molto anche della stagionalità delle vendite. Durante il periodo estivo, ad esempio, registriamo interessanti performance dei giochi all’aria aperta e per il mare. In inverno invece acquistano più peso tutti i giochi da realizzare tra le mura domestiche.
Quali sono i valori che volete trasmettere alla clientela?
La nostra mission è di contribuire allo sviluppo dei bambini attraverso il gioco e rendere i prodotti che realizziamo i veri protagonisti dei momenti condivisi tra genitori e figli. Partendo da questo offriamo soluzioni adatte alla famiglia moderna, ideali per soddisfare i diversi bisogni. Nei punti vendita Imaginarium i nostri invitati, così siamo soliti chiamare i clienti, hanno infatti a disposizione un ampio assortimento di prodotti che puntano a sviluppare e stimolare la fantasia del bambino. Nel 2007 ci siamo inoltre avventurati nell’offerta di viaggi esclusivi, che gestiamo attraverso l’agenzia Imaginarium travel con sede in Spagna.
Quali sono state le principali novità di prodotto del 2007?
Nella primavera dell’anno appena terminato abbiamo lanciato una linea di gioielli in argento. Nei giorni scorsi invece è arrivato nei punti vendita Mo_1, il primo cellulare per bambini dai 6 anni in su. Ergonomico, colorato, dalle dimensioni ridotte e con interfaccia intuitiva, il cellulare presenta quattro tasti sul frontale per poter chiamare soltanto due numeri predefiniti. Chiamate in entrata e in uscita sono, infatti, limitate ai contatti, personalizzabili sul display, che i genitori hanno precedentemente inserito nel Mo_1 attraverso la loro sim card. Lo stesso per i messaggi: bloccato qualsiasi tipo di intrusione dall’esterno o di indesiderato spam. Solo i numeri preventivamente abilitati, in totale sicurezza, attraverso un telefono con tastiera alfanumerica, potranno raggiungere il terminale del Mo_1. Nel corso del 2007 abbiamo lanciato anche Biohabitat, una linea di prodotti educativi con i quali i bambini imparano a rispettare l’ambiente, grazie alla generazione e gestione della loro energia e all’approvvigionamento delle risorse disponibili.
L’apertura degli shop in shop e dei corner Imaginarium all’interno di altri punti vendita rappresenta una sorta di test o una nuova strada da seguire anche per il futuro?
In Italia attualmente abbiamo avviato solamente un’esperienza di questa tipo con Gusella. In alcuni casi si tratta di veri shop in shop, che hanno metrature minime di 50 mq. Sempre con Gusella abbiamo inaugurato anche due corner di una decina di metri quadrati, di cui uno a Franciacorta. Queste attività ci permettono di sperimentare la vendita di una collezione ridotta e particolare al di fuori di quello che è il nostro format standard. Per esempio a Franciacorta abbiamo aperto un corner di 8 metri lineari, nel quale riusciamo a esprimere tutte le sezioni e le categorie che contraddistingiuono i nostri punti vendita. L’apertura dei corner, già affermata in Spagna, rappresenta un test per l’Italia che ci permette di scoprire quali sono i risultati anche su una metratura ridotta per poter eventualmente espandersi attraverso una formula innovativa, diversa da quella classica del retail.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2008?
Affermare sempre più Imaginarium come marchio leader all’interno degli acquisti della famiglia moderna, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita sia diretti che in franchising. Proprio per quanto riguarda quest’ultima forma di sviluppo siamo diventati soci di Assofranchising. Le vie commerciali delle principali delle città italiane o i luoghi di alto traffico, come le stazioni e gli aeroporti, sono le aree in cui intendiamo ampliare la nostra attività. Entro il 2008 vogliamo far diventare l’Italia il terzo mercato mondiale, dietro Spagna e Portogallo. Nel 2009 è previsto un ulteriore balzo in avanti per il nostro Paese, che prevediamo di far diventare il secondo mercato di riferimento.
Nell’anno appena concluso avete raggiunto quota 30 punti vendita sparsi sul territorio nazionale, effettuando in media una nuova apertura al mese. Può tracciarmi un bilancio del vostro piano d’espansione?
Il 2007 è stato un anno importante per noi, perché ci ha permesso quasi di raddoppiare il numero dei negozi presenti in Italia, che nel 2006 erano infatti solamente 19. Nel 2008 prevediamo di arrivare a 50 punti vendita. Attualmente i nostri negozi sono concentrati principalmente in Lombardia e nel Lazio. Basti pensare che nella città di Milano e nell’hinterland ne contiamo ben 11 e che solamente a Roma abbiamo toccato quota 6. Per l’anno in corso prevediamo di inserirci in nuove aree geografiche e di sviluppare il piano di collaborazione con Grandi Stazioni. L’accordo sottoscritto, che durerà fino al 2010, ci permetterà infatti di implementare la nostra attività all’interno delle stazioni ferroviarie delle principali città italiane: Milano, Torino, Bologna, Firenze e Venezia.
Quali sono le principali caratteristiche del layout dei vostri punti vendita?
Il nostro layout è identico per tutti i negozi Imaginarium. La struttura ideale si estende per circa 80 mq. Uno degli elementi distintivi dei negozi è la doppia porta blu - una dedicata agli adulti e una ai bambini -, a cui si aggiungono l’utilizzo del colore, della musica e la possibilità di provare i giochi, elementi che sviluppano i sensi dei clienti. All’interno ogni punto vendita è diviso per sezioni, che richiamano le attività di gioco.
Quale settore pesa maggiormente sul vostro business e quale puntate a sviluppare?
Per noi è molto importante il prescolare, tutto ciò che riguarda il bambino dai 0 ai 36 mesi. Il peso delle categorie risente molto anche della stagionalità delle vendite. Durante il periodo estivo, ad esempio, registriamo interessanti performance dei giochi all’aria aperta e per il mare. In inverno invece acquistano più peso tutti i giochi da realizzare tra le mura domestiche.
Quali sono i valori che volete trasmettere alla clientela?
La nostra mission è di contribuire allo sviluppo dei bambini attraverso il gioco e rendere i prodotti che realizziamo i veri protagonisti dei momenti condivisi tra genitori e figli. Partendo da questo offriamo soluzioni adatte alla famiglia moderna, ideali per soddisfare i diversi bisogni. Nei punti vendita Imaginarium i nostri invitati, così siamo soliti chiamare i clienti, hanno infatti a disposizione un ampio assortimento di prodotti che puntano a sviluppare e stimolare la fantasia del bambino. Nel 2007 ci siamo inoltre avventurati nell’offerta di viaggi esclusivi, che gestiamo attraverso l’agenzia Imaginarium travel con sede in Spagna.
Quali sono state le principali novità di prodotto del 2007?
Nella primavera dell’anno appena terminato abbiamo lanciato una linea di gioielli in argento. Nei giorni scorsi invece è arrivato nei punti vendita Mo_1, il primo cellulare per bambini dai 6 anni in su. Ergonomico, colorato, dalle dimensioni ridotte e con interfaccia intuitiva, il cellulare presenta quattro tasti sul frontale per poter chiamare soltanto due numeri predefiniti. Chiamate in entrata e in uscita sono, infatti, limitate ai contatti, personalizzabili sul display, che i genitori hanno precedentemente inserito nel Mo_1 attraverso la loro sim card. Lo stesso per i messaggi: bloccato qualsiasi tipo di intrusione dall’esterno o di indesiderato spam. Solo i numeri preventivamente abilitati, in totale sicurezza, attraverso un telefono con tastiera alfanumerica, potranno raggiungere il terminale del Mo_1. Nel corso del 2007 abbiamo lanciato anche Biohabitat, una linea di prodotti educativi con i quali i bambini imparano a rispettare l’ambiente, grazie alla generazione e gestione della loro energia e all’approvvigionamento delle risorse disponibili.
L’apertura degli shop in shop e dei corner Imaginarium all’interno di altri punti vendita rappresenta una sorta di test o una nuova strada da seguire anche per il futuro?
In Italia attualmente abbiamo avviato solamente un’esperienza di questa tipo con Gusella. In alcuni casi si tratta di veri shop in shop, che hanno metrature minime di 50 mq. Sempre con Gusella abbiamo inaugurato anche due corner di una decina di metri quadrati, di cui uno a Franciacorta. Queste attività ci permettono di sperimentare la vendita di una collezione ridotta e particolare al di fuori di quello che è il nostro format standard. Per esempio a Franciacorta abbiamo aperto un corner di 8 metri lineari, nel quale riusciamo a esprimere tutte le sezioni e le categorie che contraddistingiuono i nostri punti vendita. L’apertura dei corner, già affermata in Spagna, rappresenta un test per l’Italia che ci permette di scoprire quali sono i risultati anche su una metratura ridotta per poter eventualmente espandersi attraverso una formula innovativa, diversa da quella classica del retail.
Quali sono i vostri obiettivi per il 2008?
Affermare sempre più Imaginarium come marchio leader all’interno degli acquisti della famiglia moderna, attraverso l’apertura di nuovi punti vendita sia diretti che in franchising. Proprio per quanto riguarda quest’ultima forma di sviluppo siamo diventati soci di Assofranchising. Le vie commerciali delle principali delle città italiane o i luoghi di alto traffico, come le stazioni e gli aeroporti, sono le aree in cui intendiamo ampliare la nostra attività. Entro il 2008 vogliamo far diventare l’Italia il terzo mercato mondiale, dietro Spagna e Portogallo. Nel 2009 è previsto un ulteriore balzo in avanti per il nostro Paese, che prevediamo di far diventare il secondo mercato di riferimento.
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