Azienda familiare a capitale totalmente italiano, Fratelli Polli, nata 148 anni fa, ha raggiunto, nel 2019, un fatturato netto di 108 milioni di euro, rispetto agli 82 del 2018. Merito, fra l’altro, dell’acquisizione, nella primavera dello scorso anno, di Valbona, come ci racconta l’Amministratore delegato, Marco Fraccaroli.

È passato poco più di un anno dall’operazione. Tiriamo le somme…

Non possiamo che fare un bilancio positivo. Il gruppo ha accresciuto la propria capacità produttiva in Italia, grazie all’ingresso di questa nuova realtà, che ha permesso di allargare la ‘famiglia’ arrivando alle attuali 300 persone che lavorano nei nostri stabilimenti e uffici. L’operazione ci ha potenziati sul piano industriale e commerciale e ci ha permesso di avere un presidio ancora più solido nel mercato delle conserve vegetali. In generale nell’ultimo anno, anche grazie a questa acquisizione, è stato realizzato un importante progetto di riassetto industriale e logistico. Il processo di crescita e di consolidamento del business nei mercati internazionali è proseguito in linea con gli obiettivi del nostro piano strategico e, nonostante un contesto congiunturale denso di incognite e di elementi di complessità, siamo molto positivi sulle prospettive, consapevoli del potenziale dei nostri prodotti e brand sui mercati e delle validità delle scelte strategiche alla base del nostro percorso di sviluppo.

Circa un anno fa il vostro fatturato estero era pari al 65% dei ricavi. E oggi?

Lo sviluppo internazionale del gruppo è proseguito a ritmi anche superiori a quelli attesi (le vendite all’estero si stanno avvicinando al 70% dei ricavi), grazie a partnership sempre più consolidate con i principali retailer internazionali, in particolare nell’area dei sughi pronti. L’azienda ha continuato a lavorare anche nelle settimane più difficili, riuscendo a garantire ai clienti una risposta rapida alle loro esigenze, pur in un contesto di forte complessità su molteplici fronti, come approvvigionamento materie prime, logistica...

Come sono andate le vostre vendite in Gdo durante il Covid?

Il trend di mercato in questi mesi è stato nettamente positivo per tutto il settore food, in particolare per i beni di prima necessità, ma anche le conserve vegetali hanno visto una crescita nei consumi. Dai primi giorni dell’emergenza a fine aprile la Gdo ha registrato un incremento del 13%, con un picco del +28% nella seconda settimana di marzo. I risultati dimostrano che la crescita a sell-out sul cumulato di aprile è del 9,2% in valore e del +15% in volume rispetto a pari periodo del 2019. Abbiamo registrato performance positive in tutti i comparti, in particolare nei sottoli: a fronte di una crescita del 7,6% del mercato, il brand Polli ha registrato un +26% in confronto allo scorso anno, evidenziando un incremento delle rotazioni di base del 37,5% a conferma della qualità degli interventi messi in campo a sostegno del rilancio del brand. All’interno di questo contesto hanno brillato i prodotti per gli aperitivi domestici, soprattutto durante il lockdown, con la nuova abitudine degli aperitivi “via etere”. Ed è proprio in questa direzione che va il lancio della nuova gamma di olive “Aperitivo”, diverse ricette che nella loro varietà coniugano la sfiziosità di gusti innovativi con la naturalità delle migliori olive italiane come, la Bella di Cerignola e l’oliva Leccino. Tutte in comode vaschette easy peel, in plastica riciclabile usa e getta.

Un tasto dolente, immagino, è stato il food service/horeca… Che importanza ha oggi, anche in rapporto alla vostra nuova divisione dedicata?

È rilevante e, nel corso del 2019, è stato fatto un lavoro importante sul piano commerciale e di marketing, è stata studiata e predisposta una gamma realmente distintiva di prodotti e di soluzioni a servizio degli operatori del food service. Abbiamo coniugato passato e futuro con una proposta che richiama, anche a livello grafico, i valori che hanno contraddistinto la storia centenaria di Polli, lavorando contestualmente sulle caratteristiche funzionali dei prodotti, per poter soddisfare le aspettative di una clientela molto sofisticata. La pandemia ha certamente determinato un brusco stop a tutte le iniziative commerciali in corso, ma, in seguito abbiamo visto segnali di ripresa e confidiamo che, dal prossimo anno, la situazione possa rientrare nei binari della normalità. La fase critica ci ha permesso peraltro di accelerare i progetti nell’area dell’on line dove abbiamo da poco avviato le primissime collaborazioni commerciali. Anche nel canale industria sono state avviate diverse linee progettuali, con investimenti significativi in ambito produttivo che ci hanno permesso di arricchire l’offerta di ingredienti con un’ampia e versatile gamma di soluzioni a servizio degli operatori industriali, consentendo l’avvio di importanti partnership.

Fratelli Polli è molto forte anche nelle Mdd. Come si è mosso questo segmento in Italia e presso i vostri clienti esteri? Gli ultimi dati internazionali di Plma (2019) parlano di una crescita generalizzata in tutta Europa…

Come confermano anche i dati di Plma la private label è cresciuta in tutta Europa e così anche per Polli. In generale si può dire che tutti i mercati del settore alimentare stanno crescendo, sia a livello di marchio che di PL. Abbiamo assistito ad una crescita consistente dei pesti Uht dei quali siamo uno dei principali produttori a livello europeo, ma anche nei segmenti più maturi, come quello delle conserve vegetali, il mercato segna crescite interessanti. E alla luce del crescente contesto competitivo, vediamo sempre più premiata la spinta all’innovazione che offriamo quotidianamente ai principali retailer, a livello nazionale ed europeo, con cui collaboriamo con relazioni di lungo termine.

Per voi quanto rappresentano altri business, come salse, sughi, condimenti…

Il business dell’azienda è suddiviso in modo abbastanza equo tra antipasti (60%), cioè sottoli, sottaceti, olive, ecc., e pesti/sughi (40%). Sono i sughi la categoria con le performance più interessanti in termini di crescita e con elevata dinamicità a livello di gamme e innovazioni, tanto nel mercato domestico, quanto nel contesto internazionale. Va sottolineato che l’azienda è annoverata, come ho accennato, tra i principali player europei nel mercato dei pesti.

Ci sono novità di prodotto che vuole sottolineare?

Il 2020 sarà un anno ricco di novità. Oltre alla nuova gamma di Olive Aperitivo, di cui abbiamo parlato in precedenza, abbiamo lanciato questa estate alcuni innovativi condimenti per insalate di pasta, che coniugano al meglio il nostro know how nel mondo dei condimenti e in quello dei sughi, essendo caratterizzati da un mix di verdure fresche tagliate alla julienne e soprattutto da un cremoso cuore di pesto. Sempre all’interno del comparto condimenti, abbiamo da poco lanciato la linea Pizzaricca, innovativi condimenti per pizza pronti all’uso, semplici e rapidi, per chi ama la pizza fatta in casa. Ma la novità più importante è il lancio della nuova piattaforma dei pesti - a partire da luglio - sulla quale abbiamo lavorato negli ultimi due anni per ottenere una gamma di grande qualità, lavorando in particolare sul mantenimento della freschezza. Cito, per esempio, il pesto alla genovese, dove il nostro basilico fresco italiano viene lavorato entro 24 ore dalla raccolta, e si combina con altre eccellenze italiane come i formaggi Dop e l’olio extravergine d’oliva. Il packaging è innovativo perché trasparente, così che il prodotto possa comunicare direttamente la propria genuinità e bontà. È stato possibile ottenere questo risultato con etichette anch’esse trasparenti, dotate di brevi liste di ingredienti.

Polli come tutte le grandi aziende ha sicuramente formulato un piano antivirus per la difesa dei dipendenti e delle terze parti che lavorano con voi. Riassumiamo sinteticamente.

Gli stabilimenti dell’azienda in Italia e all’estero non hanno mai smesso di lavorare durante le settimane di emergenza, per garantire ai consumatori una presenza costante sugli scaffali della grande distribuzione. Fin da subito sono stati applicati i più rigorosi standard di sicurezza a livello individuale e di processo, per garantire distanziamento e protezione, in ambienti di lavoro costantemente sanificati. Abbiamo potenziato la flessibilità sul fronte industriale, bilanciando al meglio le produzioni su tutti i siti del gruppo al fine di garantire continuità in caso di eventi critici. Ma abbiamo pensato anche alla comunità: Fratelli Polli ha donato macchinari per la terapia intensiva per un valore di 50.000 euro all’Ospedale San Jacopo di Pistoia. L’azienda ha anche deciso di sostenere, con un premio in busta paga, tutti gli operai del Gruppo Polli che hanno continuato a essere operativi nei tre stabilimenti italiani. Inoltre, in collaborazione con Pubblica Assistenza Monsummanese (associazione di volontari che sostengono il territorio), l’azienda ha consegnato a tutte le famiglie di Monsummano Terme (Pistoia) un sacchetto contenente alcuni prodotti Polli e un messaggio di speranza.

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