Ha ampliato il proprio portafoglio prodotti acquisendo i marchi Charms, Sanagola e Gnammy e fa delle geleés alla frutta i suoi prodotti di punta. Stiamo parlando dell’azienda piemontese Fida che, come ha sottolineato alla redazione di DM l’amministratore delegato Eugenio Pinci, individua nella gdo importanti margini di sviluppo del proprio business e punta con costanza sull’innovazione di prodotto.

Il 2008, in generale, ha evidenziato chiaroscuri nell’andamento dei consumi delle caramelle. Per Fida come è andata?
Il mercato ha mostrato una tendenziale stabilità delle vendite a valore e ha perso leggermente a volume. Noi abbiamo registrato buone performance, crescendo di 27 punti percentuali, grazie alle acquisizioni di Charms e Sanagola e alle ottime performance dei prodotti Fida – costituiti per il 70% dalle gelatine al gusto frutta - che sono cresciuti del 12%, contro le nostre aspettative iniziali dell’8%.

Quali sono i risultati o i progetti realizzati recentemente di cui andate più fieri? E i fronti sui quali avete incontrato maggiori difficoltà?
Uno dei progetti più importanti è costituito dal passaggio di Fida da azienda patronale - con una gestione sostanzialmente famigliare - a manageriale. Si tratta di una trasformazione complessa iniziata nel 2007 e basata su un vero e proprio cambio della mentalità aziendale. Impegnativo è stato anche il riposizionamento di Charms, Sanagola e Gnammy, che ha comportato il restyling degli incarti di tutte le referenze. I tre brand hanno permesso a Fida di essere presente anche nel canale dell’impulso. Questo ampliamento del business ha richiesto anche la creazione di distributori che vendono i prodotti con maggiore attenzione rispetto all’ingrosso normale e dei percorsi di formazione per i nostri agenti di vendita, che non avevano massa critica in merito al canale dell’impulso.

Negli ultimi 15 anni siete cresciuti parecchio grazie anche a una strategia nella quale le acquisizioni hanno giocato un ruolo importante. Intendete continuare su questa strada?
Le acquisizioni per noi sono fondamentali anche se non tralasciamo le crescite naturali derivate dai prodotti a marchio Fida, che hanno ancora ampi margini di sviluppo nella distribuzione moderna.

Innovazione, ricerca e sviluppo, novità di prodotto: che peso svolgono queste aree nella politica di sviluppo di Fida?

Il mondo delle caramelle e dei dolciumi vive di innovazione e noi vogliamo essere dei protagonisti. Spingiamo quindi da sempre l’acceleratore in questa direzione e lavoriamo molto su ricerca e sviluppo. Nel 2008 abbiamo inserito sul mercato una Charms al gusto anice, che da tempo non veniva prodotta, e abbiamo lanciato una novità assoluta a marchio Sanagola: astucci che contengono delle gommose sugar free. Anche per il 2009 abbiamo in serbo delle novità che presenteremo a breve.

Quanto conta per voi il canale moderno e che cosa state facendo per accrescere o consolidare la vostra presenza in gdo?

Il canale moderno rappresenta il 50% del nostro business totale e alla luce dell’andamento del mercato degli ultimi anni ritengo che sarà sempre più importante per noi. In questo canale Fida presenta ancora delle possibilità di crescita perché non ha una copertura totale né numerica né ponderata. Nel 2008 in gdo abbiamo però registrato degli sviluppi importanti. Mi riferisco al nostro ingresso in Coop Italia, Metro e Bennet. A breve, inoltre, i nostri prodotti torneranno sugli scaffali dei punti vendita Unes.

Espansione all’estero? In che misura oggi siete presenti sui mercati internazionali e quali sono i vostri obiettivi in termini di espansione oltreconfine?
L’export attualmente pesa per il 10% sul nostro fatturato. Noi siamo presenti solamente in Europa e nei mercati d’oltreconfine sottolineiamo con forza l’italianità della nostra azienda. Il mercato più importante è la Spagna, dove registriamo la metà del fatturato mentre il resto è spolverato tra Grecia, Francia, Germania e nord Europa. A livello strategico l’estero si conferma particolarmente impegnativo e lo sarà ancora di più nel 2010 quando entreranno in vigore delle leggi europee che omologheranno gli incarti e cambieranno gli scenari esistenti.