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Cpr System: integrazione e interazione di filiera alla base del successo

Cpr System: integrazione e interazione di filiera alla base del successo
Cpr System: integrazione e interazione di filiera alla base del successo

Cpr System: integrazione e interazione di filiera alla base del successo

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Redazione
Fatturato in crescita esattamente come gli utili e i ristorni ai soci: così si è chiuso l’esercizio 2011 di Cpr System, impegnata quotidianamente nell’evitare – attraverso un’attenta gestione della filiera – ogni genere di spreco. Obiettivo dell’azienda sarà ora di ottimizzare tutti i processi relativi al settore agroalimentare, aumentando anche prodotti e servizi movimentati per i soci. Monica Artosi, Direttore generale di Cpr System, ci racconta quali sono i valori principali del gruppo, ma anche le aspettative per il futuro.
 
Nel 2011 l’azienda ha registrato risultati brillanti e in controtendenza rispetto all'andamento generale del mercato. Qual è stata la vostra strategia per non risentire della crisi?

I risultati del 2011 sono estremamente positivi sia per il fatturato che conferma la crescita, sia per gli utili e i ristorni ai Soci. E' evidente un incremento piu' lento delle movimentazioni, ma comunque i nostri indicatori sono tutti con il segno  più. Penso  che  questi risultati siano frutto di una gestione molto attenta ad evitare ogni genere di spreco. L'efficienza, in questo periodo, si conquista proprio con una attenzione particolare a tutti i processi di gestione, al fine di evitare qualsiasi perdita economica, anche minima, ed e' grazie al nostro sistema di filiera - dove esiste una forte integrazione e interazione tra tutti gli attori - che riusciamo ad individuare subito le criticita', ponendovi rimedio.

Il 2012 sarà un anno paragonabile a quello passato in termini di risultati? Come state andando?

Il primo semestre ha evidenziato, nel settore ortofrutta come in tutti i settori dell'agroalimentare, una contrazione dei consumi e chiaramente questo problema si riflette sul sistema distributivo, sui produttori e di conseguenza anche su di noi. E' per questo che ritengo che sarà necessario un impegno ancora maggiore di CPR per fornire soluzioni e servizi ai soci sempre più efficienti e competitivi.

Tutto così semplice o anche voi vi scontrate con problemi di non facile soluzione? Quali sono le aree in cui ritenete di avere ancora da lavorare?


Ritengo che il margine di miglioramento in un’azienda sia indice di vitalità e di potenzialità ancora da esprimere e quindi va auspicato. Ci sono grandi temi del settore ortofrutticolo che richiedono lavoro e impegno nel prossimo futuro: mi riferisco all'efficienza logistica, alla contrazione dei costi di trasporto, alla riduzione degli sprechi e Cprsystem sarà molto presente su questi problemi che riguardano l'intera filiera.

Qual è la strategia di sviluppo di Cpr, su cosa puntate e quali sono le vostre ambizioni nel breve-medio periodo?


Nel breve e medio periodo i nostri obiettivi saranno concentrati sull’ottimizzazione dei servizi ai soci e in particolare sull'ampliamento della gamma di prodotti movimentati per loro.
Non più solo ortofrutta, ma anche altri segmenti alimentari come ad esempio le carni di cui stiamo già da tempo mettendo a punto le operatività.

Il recente passaggio del testimone da parte di Gianni Bonora la vede alla guida di un'azienda da quasi 50 milioni di euro: quando ha iniziato in Cpr avrebbe immaginato che in meno di 15 anni si potesse parlare di queste cifre e queste responsabilità?
 

Cprsystem e' nato con Gianni Bonora ed e' grazie alla sua grande capacita ideativa ed alla tenacia con la quale ha perseguito gli obiettivi che oggi siamo qui. Io ho iniziato a lavorare in Cpr da quando e' nato e passo dopo passo ho visto crescere la condivisione attorno ad un progetto che e' unico in Europa. Sono molto orgogliosa di questi risultati e ringrazio i soci, Bonora e il Presidente Renzo Piraccini per la fiducia che mi hanno accordato.

Che cosa ritiene di potere portare, attraverso la sua esperienza e la sua managerialità, come valore aggiunto a questa azienda: dove la vuole condurre?

Il nostro modello aziendale e' un modello cooperativo dove non esiste una gestione verticistica in cui il manager  conduce e gli altri seguono; la mia managerialità e' al servizio dei soci e del C.d.A. per cui sara' insieme che decideremo dove condurre l'azienda.
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