Metro avvia la procedura di chiusura dei pdv di Rimini e Pozzuoli. L’azienda ha comunicato ai sindacati la cessazione delle attività per il prossimo 30 aprile. Coinvolti 99 dipendenti diretti, ai quali si aggiungono gli addetti dei servizi in appalto. Secondo l’azienda il pdv di Rimini subisce “un andamento sfavorevole perché inserito in un contesto fortemente competitivo e singolare, caratterizzato da una forte concentrazione di molte insegne cash & carry e frammentazione del mercato”. Il pdv di Pozzuoli, invece, vive “un andamento negativo che non rende ulteriormente sostenibili i costi di gestione”.  

I sindacati hanno reagito con un primo pacchetto di ore di sciopero indetto a livello territoriale e presidi davanti ai due negozi. E chiedono di valutare una possibile riconversione dei punti vendita.

Il programma di sviluppo di Metro comprende però anche nuove aperture. Per esempio, la prossima primavera è in agenda il pdv di Olbia che andrà ad aggiungersi a quelli di Cagliari e Sassari. L’obiettivo è quello di intercettare il business connesso ai flussi turistici della Sardegna nord orientale. A Pontedera è invece in via di realizzazione una piattaforma logistica di 9 mila mq dedicata al servizio food service distribution. 

Nuovo ceo sulla tolda

Metro Italia è specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca e ha chiuso (a settembre) l’esercizio fiscale 2022/23 con ricavi per 1,97 miliardi di euro (+9,4%) e una perdita di 14 milioni (-14,2 milioni l’esercizio precedente).
La rete commerciale conta su 49 punti vendita in 16 regioni, 2 depositi per il canale food service distribution e circa 4 mila dipendenti.

Lo scorso settembre si è insediato il nuovo ceo David Martínez Fontano con il compito di sviluppare la strategia 2030 con focus su multicanalità, digitale, sviluppo prodotti a marchio e valorizzazione delle filiere locali. Fontano sostituisce Arnoud J. van Wingerde, nominato appena 17 mesi prima.

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