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La Linea Verde chiude il 2024 in crescita del 6% - Distribuzione Moderna

La Linea Verde chiude il 2024 in crescita del 6%

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La Linea Verde chiude il 2024 in crescita del 6%

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redazione

ll 2024 de La Linea Verde si chiude con un fatturato consolidato di oltre 378 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente.

In uno scenario globale complesso, il Gruppo bresciano – specializzato nelle insalate pronte e nei piatti freschi di IV gamma – ha continuato a espandere il proprio perimetro internazionale, investendo in tecnologie predittive, sostenibilità e comunicazione di marca.

«Il nostro modello si conferma efficace: ogni sede, in Italia e all’estero, è oggi autonoma e solida sotto il profilo economico e organizzativo, grazie a un assetto condiviso ma adattabile, che consente di reagire rapidamente alle dinamiche dei singoli mercati - afferma Domenico Battagliola, ceo del Gruppo. La sede centrale gioca un ruolo strategico, fornendo guida e strumenti per una crescita armonica e sostenibile».

Anche l’Ebitda evidenzia un trend positivo, attestandosi a quota 33.446.602 euro, in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente, confermando la resilienza e l’efficienza del modello di business.

«Stiamo rispettando gli obiettivi che ci siamo posti: la crescita è organica e coerente con la strategia condivisa – aggiunge Franco Polotti, presidente del CdA –. Il potenziamento della ricerca e sviluppo, la qualità delle nostre persone e la capacità di stringere alleanze con i clienti sono gli asset che ci stanno permettendo di rafforzare il nostro posizionamento competitivo». 

Innovazione e strategia di marca

Il 2025 rappresenta un anno chiave per il proseguimento dell’armonizzazione interna del Gruppo. Stanno proseguendo gli investimenti in innovazione tecnologica, con l’introduzione di sistemi predittivi come Fresh4Cast e la collaborazione con Thimus per l’analisi emozionale dei consumi. A ciò si aggiunge un deciso rafforzamento della strategia di comunicazione, sempre più orientata alla brand equity di DimmidiSì, con un posizionamento evoluto e valoriale.

«Vogliamo portare il piacere del cibo fresco e pronto nelle tavole di tutto il mondo, attraverso un modello sostenibile basato su innovazione, competenza e rispetto – prosegue Battagliola –. Controlliamo l’intera filiera, ottimizziamo consumi e impatto ambientale e continuiamo a cercare soluzioni che coniughino qualità, gusto e praticità».

Il nuovo pay-off del brand — “Il gusto di stupirti con un sì” — riflette la promessa di DimmidiSì: offrire ogni giorno un’esperienza di benessere immediato attraverso alimenti freschi, genuini e pratici, capaci di stupire per bontà e varietà. Con un valore di awareness dell’86% in Italia (NIQ 2025), DimmidiSì rafforza il proprio posizionamento come marca leader nella categoria freschi ready-to-eat.

Identità globale, valori familiari

La Linea Verde costruisce la propria identità internazionale su basi valoriali solide: spirito familiare, visione imprenditoriale e capacità di ispirare il cambiamento continuo. Il Gruppo integra nel suo modello organizzativo valori come innovazione continua, ascolto e capacità di aprire nuove rotte, sempre in dialogo con i mercati in cui opera.

Intelligenza artificiale e sostenibilità

La Linea Verde rafforza il proprio impegno ambientale con azioni concrete su più fronti. Sul piano energetico, prosegue l’investimento in fonti rinnovabili grazie ai pannelli solari installati nei siti produttivi, mentre il sistema di biofiltrazione permette di recuperare l’85% dell’acqua impiegata nei processi. Anche sul versante logistico, l’azienda ha avviato un piano di mobilità sostenibile, introducendo mezzi alimentati a biometano per il trasporto delle materie prime e dei prodotti finiti. Accanto a questi interventi consolidati, prende forma una nuova frontiera: l’intelligenza artificiale.

«Siamo la prima realtà del nostro settore ad applicare l’AI alla previsione dei volumi produttivi – afferma Battagliola – con l’obiettivo di anticipare la domanda, migliorare l’efficienza e avvicinarci sempre di più allo spreco zero».

 

       
       

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