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Idb Group: il fatturato lievita del 5%. Stanziati 2 milioni per una linea di muffin

Idb Group: il fatturato lievita del 5%. Stanziati 2 milioni per una linea di muffin
Idb Group: il fatturato lievita del 5%. Stanziati 2 milioni per una linea di muffin

Idb Group: il fatturato lievita del 5%. Stanziati 2 milioni per una linea di muffin

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Federica Bartoli

di Federica Bartoli

Aspettative di fatturato raggiunte e apertura di un nuovo business per IdB Group - Industria Dolciaria Borsari, il polo produttivo di panettoni e lievitati per le feste che detiene sette marchi di proprietà e cinque pasticcerie, una a Milano, una in Umbria e tre in Veneto.

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La realtà di Rovigo, guidata da Andrea Muzzi, ha confermato gli obiettivi dichiarati lo scorso anno e che stimavano una crescita dei ricavi del +5%: il fatturato aggregato del gruppo (a cui partecipano le aziende Idb, Giovanni Cova & C. e Muzzi) è passato da 67 milioni di euro nel 2022 ai 71milioni nel 2023.

«Il comparto dei dolci delle ricorrenze, nel 2023, ha registrato una crescita a valore del +5%; con il nostro brand di punta, lo storico marchio milanese Giovanni Cova & C. abbiamo raggiunto un +11% ed è il segnale che indica come le nostre scelte in fatto di materie prime, di metodo di produzione, di ricettazioni e di investimenti in comunicazione siano state apprezzate dal mercato», dichiara Andrea Muzzi, amministratore delegato di Idb Group.

Per il gruppo oggi si aprono ulteriori opportunità di crescita. Forte della sua esperienza nella produzione di alcune eccellenze della tradizione dolciaria italiana come panettone, pandoro e colomba, l’azienda ha deciso di investire anche nella produzione di muffin Uht.

L’investimento di 2 milioni di euro ha permesso di avviare la prima linea produttiva, ora nelle prime fasi di test, negli stabilimenti di Badia Polesine (Ro), dove annualmente vengono sfornati quasi 25 milioni di pezzi lievitati, tra cui circa 18 milioni tra panettoncini, pandorini e colombine mignon. Continua Muzzi: «Il nostro obiettivo è portare l’alta pasticceria nelle occasioni di consumo quotidiano, presidiando le insegne della Grande distribuzione organizzata con prodotti continuativi, che possano essere presenti a scaffale per 12 mesi, generando valore attraverso un’offerta premium che riteniamo attualmente assente. Con questa linea a marchio Giovanni Cova & C., riconosciuto come sinonimo di milanesità, di maestria nell’arte pasticciera e di un ossequioso rispetto per le ricette della tradizione, puntiamo ad acquisire una quota del 10% all’interno del segmento dei Muffin e a raggiungere entro il 2030 ricavi pari a 5 milioni».

Anche l’export ha registrato un segno positivo a doppia cifra: tra la Pasqua e il Natale del 2023, il gruppo ha assistito a un +18% di incremento delle vendite, complici le ottime performance di vendita in Spagna, Stati Uniti e Australia. Incoraggianti anche le vendite nei Paesi dell’Est Europa che rappresentano mercati potenzialmente interessanti per la realtà della famiglia Muzzi, che seppur tradizionalmente concentrata sulle vendite Italia, sta avviando con maggior forza il suo percorso di internazionalizzazione, puntando specialmente sui brand Tommaso Muzzi e Breramilano 1930.

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