Ciemme Alimentari spinge l'acceleratore sull'innovazione
Ciemme Alimentari spinge l'acceleratore sull'innovazione
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Ciemme Alimentari è specializzata nella produzione di gnocchi di patate; la sua attività ha inizio nel 2005 con l’obiettivo di racchiudere nel proprio prodotto tutto il gusto della tradizione.
Con il tempo l'azienda ha ampliato la propria gamma di referenze ed è attualmente l’unica realtà in Italia a produrre gnocchi di patate classici, senza glutine e biologici. Il titolare e amministratore unico Bartolo Palmieri ci racconta storia, strategia e obiettivi di questa impresa pugliese da sempre attenta all’innovazione e alla tutela della salute.
Dott. Palmieri ci racconti brevemente la storia dell’azienda.
La Ciemme alimentari nasce nel 2005 con l'obiettivo specifico di produrre gnocchi di patate: si trattava infatti di una referenza che in quegli anni stava quasi scomparendo sugli scaffali. Siamo partiti con lo gnocco tradizionale, per poi implementare nuove ricette particolari e sfiziose con la patata fresca. Oggi produciamo sia con il nostro marchio sia conto terzi, per catene italiane e straniere.
Con gli anni ci siamo poi specializzati anche nel biologico e nel senza glutine. A questo proposito ci tengo a sottolineare che noi di Ciemme abbiamo prodotto il primo gnocco senza glutine fresco che è stato il punto di partenza per arrivare ad ulteriori innovazioni di prodotto per cui siamo stati anche premiati.
Di quali innovazioni si tratta?
Siamo riusciti a produrre uno gnocco senza glutine e biologico che può rimanere fuori dal frigorifero fino a 8 mesi. Il prodotto adesso è anche esportato, quindi ci consente di arrivare con il biologico anche oltreconfine.
La produzione biologica e senza glutine richiede una rigida serie di standard, controlli e protocolli da rispettare. Come vi siete organizzati internamente per garantirli/rispettarli?
Al momento lo stabilimento consta di tre linee di produzione dedicate, ciascuna con particolari caratteristiche: una tradizionale, una biologica (con materie prime certificate e provenienti da agricoltura biologica e certificato “BioAgricert”) e una senza glutine (l’unica in Italia certificata dal Ministero della Salute alla produzione di gnocchi di patate freschi e Ambient).
Abbiamo un laboratorio di qualità interno che effettua più di 50 controlli ogni giorno sui lotti di produzione, quindi anche se la nostra è una realtà relativamente giovane, ci siamo strutturati in maniera efficace ed efficiente.
Parliamo di numeri: come avete chiuso il 2018 in termini di fatturato?
Abbiamo raggiunto un fatturato di quasi 16 milioni di euro nel 2018 con una produzione di circa 2 milioni di cartoni raggiungendo una quota di mercato estero del 40%.
Quanto pesa la private label sul vostro giro d’affari?
Il rapporto private label - marchio nostro è 80-20. Abbiamo un 80% private label, 20% marchio nostro.
Negli anni abbiamo sviluppato un consolidamento sul mercato per il private label, ma ora stiamo puntando ad una presenza più capillare anche con il nostro brand.
A livello di distribuzione come siete posizionati attualmente?
Nella grande distribuzione siamo presenti su quasi tutto il territorio nazionale con il prodotto in Private Label; il nostro marchio è invece presente soprattutto nell’area del Centro-Sud ma stiamo lavorando per aumentare la presenza anche al Nord Italia.
Quanto conta per voi l’innovazione?
L’innovazione a 360 gradi è sicuramente una delle direttrici di sviluppo dell’azienda insieme alla sostenibilità. Nel 2018 abbiamo utilizzato il 15% del nostro fatturato in investimenti sia strutturali (nuove linee di produzione, ampliamento capacità produttiva) che di welfare (lavori di miglioramento legati al benessere del personale, alla sicurezza e all’organizzazione aziendale interna).
Quali sono gli obiettivi che vi siete dati nel breve-medio periodo?
Per il biennio 2019-20 abbiamo messo a budget un ulteriore incremento delle linee di produzione che fa seguito all’intervento già effettuato nel 2018. Questo investimento, che sarà portato a compimento nell’arco del 2020, porterà a un incremento della capacità produttiva e a un ampliamento delle aree di stoccaggio, sia del prodotto finito che delle materie.
Quanti dipendenti ha attualmente l’azienda?
Abbiamo 55 dipendenti, tra produzione e uffici, però per il fine linea e confezionamento ci avvaliamo di circa una ventina di collaboratori esterni per un totale di 75 unità.
Avete delle certificazioni?
Siamo certificati Brc e Ifs, al fine di garantire elevati standard di qualità e di sicurezza sia per i clienti italiani che esteri.
Per quanto riguarda l'estero quanto pesa e come gestite questo canale?
Per il 2019 puntiamo a raggiungere una quota export pari al 50%. Abbiamo un'unica sede legale e operativa qui a Barletta ma ci avvaliamo della collaborazioni di affidabili partner commerciali. Presidiamo moltissimo anche le fiere di settore che ci consentono di sviluppare sempre nuovi rapporti. Consideri che noi esportiamo in Francia, Germania ed Est Europa, Usa, Canada, Sud America, Australia, Israele e ora ci stiamo affacciando anche al Giappone tramite accordi di private label.
A livello di comunicazione come vi state muovendo?
Fino a qualche anno fa eravamo concentrati esclusivamente su canali di tipo btob, infatti eravamo presenti su riviste specializzate di settore. Da due anni invece, stiamo cercando di implementare anche la comunicazione al consumatore finale attraverso i social, in particolare con la pagina Facebook e Instagram, ed implementando il sito internet con ricette e contenuti interessanti per l'utente finale.
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