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Bonduelle, l’Italia tiene e rilancia sull’innovazione

Bonduelle, l’Italia tiene e rilancia sull’innovazione

Bonduelle, l’Italia tiene e rilancia sull’innovazione

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Emanuele Scarci

 

Bonduelle Italia mantiene le sue attività nel business delle insalate fresche in busta mentre il gruppo francese decide di uscirne in Francia e Germania, con relativa cessione degli asset.
Bonduelle è uno dei big mondiali del settore, promuove la transizione verso un'alimentazione ricca di vegetali e distribuisce 500 varietà in 100 mercati. Tuttavia ora i francesi identificano una crisi strutturale del comparto insalate fresche che non sembra coinvolgere il nostro paese nonostante il calo dei volumi. Dal quartiere generale italiano non filtra nessun commento sullo “scampato pericolo”, ma è verosimile la soddisfazione di poter mantenere la barra dritta e “conservare alti standard di qualità, accelerando sull'innovazione di prodotto: quello che fa la differenza”, aveva detto in giugno l’ad Federico Odella nel corso dell’ultimo evento pubblico a Milano.

Il mercato italiano delle insalate in busta è difficile e ipercompetitivo, ma Bonduelle gode di buona reputazione, dichiara la leadership di marca con una quota di mercato intorno al 15% e reputa che la domanda si sia ora stabilizzata. Bonduelle Italia va però al di là delle insalate fresche e opera anche nei piatti pronti, nelle conserve e nei surgelati. Inoltre l’Italia è per il gruppo transalpino una piattaforma che esporta innovazione. “Le aziende vincenti - è sempre stato il pensiero di Odella - sono quelle che riescono ad adattarsi al mercato per rispondere ai bisogni del consumatore. Chi non lo fa esce dal mercato”.

Tiene il valore

L’anno scorso il settore della IV gamma (verdure fresche imbustate pronte al consumo) in Italia ha realizzato vendite nella Gdo per circa 1,1 miliardi di euro, +0,2%, ma con uno scivolone dei volumi del 4%. Nel primo semestre del 2024 il trend è lievemente migliorato.
Bonduelle Italia nell’anno fiscale 2022/23 (chiude a giugno) ha realizzato un fatturato di 207 milioni (+4,7%), un Ebitda di 5 mln (-22%) e un utile di 3,4 mln (-30%). L’azienda controlla 2 stabilimenti (a San Paolo d’Argon, grande sito dedicato alla IV gamma, e Battipaglia) e propone 4 categorie di prodotti a base vegetale: freschi (60% delle vendite), surgelati (17%) ambient e piatti pronti (23%). La distribuzione avviene nella Gdo e nel food service. L’azienda sostiene che il brand viene scelto da oltre il 10% dei consumatori, raggiungendo una penetrazione tra le famiglie del 56%.

Meglio l’Europa

Dal suo canto, il gruppo Bonduelle nell’anno fiscale 2023/24 ha realizzato ricavi per 2,37 miliardi, con un calo dell’1,4%. Rispetto al totale, l’Europa ha realizzato 1,55 miliardi, in progresso del 3,3%, mentre gli altri mercati hanno segnato 813 milioni, con uno scivolone del 9,4%.
I prodotti freschi si sono sgonfiati del 5%, le conserve di mezzo punto e solo i surgelati sono balzati di quasi il 9%. I dati puntuali su redditività e trend finanziari saranno comunicati il prossimo 4 ottobre.

 

 

 

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