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Scelgo (cash&carry) investe sul fotovoltaico per diventare autosufficiente

Scelgo (cash&carry) investe sul fotovoltaico per diventare autosufficiente
Scelgo (cash&carry) investe sul fotovoltaico per diventare autosufficiente

Scelgo (cash&carry) investe sul fotovoltaico per diventare autosufficiente

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Luca Salomone

di Luca Salomone

Scelgo, importante grossista abruzzese di prodotti alimentari per i canali Horeca e Gdo, approfondisce la propria sostenibilità grazie a una somma di 2,7 milioni di euro ottenuta da Banca Intesa con garanzia Sace.

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Obiettivo: indipendenza energetica

Gli scopi del credito sono il raggiungimento della neutralità carbonica e, a regime, un elevato grado di autosufficienza energetica.

Più in dettaglio il finanziamento ha una durata di 7 anni e comporta, da parte dell’operatore teramano, la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici e il potenziamento di quelli già esistenti.

Da precisare, più tecnicamente, che Scelgo necessita, ogni anno, di circa 6.900 megawatt/ora, di cui 1.700, ossia un quarto, forniti dalle installazioni Fv già esistenti.

Ma il nuovo progetto, secondo quanto spiegato dall’amministratore delegato di Scelgo, Davide Antonini, prevede il raggiungimento di circa 4 Megawatt di impianti, per una produzione di energia pulita superiore ai 4,5 megawatt/ora.

Un servizio multicanale

Forte di 400 addetti e con un giro d’affari 2022 di 127,5 milioni di euro, rispetto ai 108,4 del 2021 e ai 95,8 del 2020 (dati Report aziende Consodata), l’azienda di Ancarano, nei suoi 38 anni di attività, è diventata un punto di riferimento nel canale cash&carry, grazie a una moderna versione dell’ingrosso alimentare. Scelgo, infatti, integra i canali offline e online, mettendo a disposizione dei clienti servizi personalizzati di consulenza, consegna e selezione dei fornitori. In questo modo anche le aziende locali possono accedere all’Horeca e alla Gdo, senza costruire onorese reti commerciali.

Ben radicata nelle regioni Marche, Abruzzo e Molise, la società conta 6 punti vendita: due nell’area di Teramo - a San Benedetto del Tronto e Mosciano Sant’Angelo - e poi a Falconara marittima (Ancona), a Civitanova Marche (Macerata), a Pescara e a Termoli (Campobasso).

A questi si sommano 3 punti di ritiro per un’offerta di 20 mila referenze, che spazia su tutte le categorie alimentari: macelleria, pescheria, bevande, ortofrutta, surgelati, etnico...senza dimenticare i prodotti per la pulizia dei negozi.

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