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Rigoni raddoppia ad Albaredo con il sostegno di Isa
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Rigoni raddoppia ad Albaredo con il sostegno di Isa
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Isa, la società finanziaria del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, interviene con un finanziamento di 3 milioni di euro a sostegno di Rigoni di Asiago, finalizzato al raddoppio dello stabilimento produttivo localizzato ad Albaredo d’Adige (Verona). /strong>
Rigoni di Asiago, che produce e commercializza prodotti provenienti per oltre il 98% da agricoltura biologica, alla tradizionale produzione di miele, cominciata già negli anni Venti con una piccola apicoltura a conduzione familiare, ha affiancato nel tempo la produzione di confetture - preparate con prodotti bio e zuccherate con succo di mele biologiche - e nocciolata, crema spalmabile di cacao e nocciole.
La scelta di puntare sui prodotti bio ha dato i suoi frutti e l’azienda ha incrementato notevolmente la produzione, che ha raggiunto i 73 milioni di euro nel 2013, conquistando anche i primi posti nei dati di vendita nazionali e una rilevante quota di export. Da questo è derivata anche la decisione di aprire sedi commerciali in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2012, a sostegno della strategia espansiva, il Fondo Italiano Sgr è diventato socio dell’azienda, con una quota del 36%.
“Per fare fronte alla crescita commerciale degli ultimi anni - dichiara l’amministratore delegato, Andrea Rigoni – abbiamo la necessità di incrementare la capacità produttiva, perciò abbiamo chiesto il supporto di Isa, che conosce la nostra realtà da tempo grazie a un precedente progetto d’investimento avviato nel 2000”.
“L’approvazione di questa intesa - afferma Enrico Corali, amministratore unico di Isa - conferma la nostra attenzione verso tutte le realtà dell’agroalimentare italiano. Coondividiamo appieno la scelta di Rigoni di puntare sul biologico e intendiamo muoverci insieme perché questo settore, in forte crescita, dimostri completamente tutte le sue potenzialità ed esca da una logica di nicchia; del resto gli ultimi dati disponibili indicano che per il settore biologico l’Italia è leader a livello europeo”.
Ma il boom è anche nazionale. Come è emerso in questi giorni a Bologna - durante Sana 2014 - per il terzo anno consecutivo cresce in Italia la percentuale di consumatori di alimenti a bio: è salita infatti al 59%, registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%), sia in confronto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%).
Rigoni di Asiago, che produce e commercializza prodotti provenienti per oltre il 98% da agricoltura biologica, alla tradizionale produzione di miele, cominciata già negli anni Venti con una piccola apicoltura a conduzione familiare, ha affiancato nel tempo la produzione di confetture - preparate con prodotti bio e zuccherate con succo di mele biologiche - e nocciolata, crema spalmabile di cacao e nocciole.
La scelta di puntare sui prodotti bio ha dato i suoi frutti e l’azienda ha incrementato notevolmente la produzione, che ha raggiunto i 73 milioni di euro nel 2013, conquistando anche i primi posti nei dati di vendita nazionali e una rilevante quota di export. Da questo è derivata anche la decisione di aprire sedi commerciali in Francia e negli Stati Uniti. Nel 2012, a sostegno della strategia espansiva, il Fondo Italiano Sgr è diventato socio dell’azienda, con una quota del 36%.
“Per fare fronte alla crescita commerciale degli ultimi anni - dichiara l’amministratore delegato, Andrea Rigoni – abbiamo la necessità di incrementare la capacità produttiva, perciò abbiamo chiesto il supporto di Isa, che conosce la nostra realtà da tempo grazie a un precedente progetto d’investimento avviato nel 2000”.
“L’approvazione di questa intesa - afferma Enrico Corali, amministratore unico di Isa - conferma la nostra attenzione verso tutte le realtà dell’agroalimentare italiano. Coondividiamo appieno la scelta di Rigoni di puntare sul biologico e intendiamo muoverci insieme perché questo settore, in forte crescita, dimostri completamente tutte le sue potenzialità ed esca da una logica di nicchia; del resto gli ultimi dati disponibili indicano che per il settore biologico l’Italia è leader a livello europeo”.
Ma il boom è anche nazionale. Come è emerso in questi giorni a Bologna - durante Sana 2014 - per il terzo anno consecutivo cresce in Italia la percentuale di consumatori di alimenti a bio: è salita infatti al 59%, registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%), sia in confronto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%).
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