Pernigotti, in salvo lo stabilmento di Novi Ligure
Pernigotti, in salvo lo stabilmento di Novi Ligure
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Pernigotti, 46 milioni di fatturato nel 2018, non chiuderà a Novi Ligure, dove il proprietario, il gruppo turco Toksoz, porterà invece anche la produzione di crema e tavolette di cioccolato, aggiungendo due nuove linee, che affiancheranno quelle adibite al torrone e ai cioccolatini.
Lo ha confermato l’incontro svoltosi al Mise il 18 giugno, nel quale è stato illustrato il piano industriale.
Si prevedono investimenti fino a 5 milioni di euro nel periodo luglio 2020-luglio 2021, in modo da poter ammodernare gli impianti e fare interventi sullo stabilimento, per passare da una produzione stagionale a una continuativa.
Il 3 agosto, data in cui terminerà il periodo di cassa integrazione per Covid, partirà un anno di Cig straordinaria per la riorganizzazione, che riguarderà i 109 dipendenti delle sedi di Milano e Novi Ligure.
“Sono tre gli interventi strategici previsti – ha spiegato la sottosegretaria, Alessandra Todde -. Gli obiettivi sono il consolidamento e lo sviluppo nel settore confectionary e il progetto di rilancio produttivo. Infatti, il piano prevede il trasferimento, dalla Turchia al Piemonte, della produzione delle creme spalmabili. Le funzioni amministrative saranno riunite a Milano, dunque presso una sede unica, in modo da garantire una maggiore sinergia ed efficienza, mentre le attività commerciali verranno riorganizzate in base agli sviluppi di mercato. Abbiamo parlato non soltanto della risoluzione della crisi, ma anche dei prossimi passi. In particolare, abbiamo affrontato il tema della costruzione di un distretto di eccellenza per il cioccolato a Novi Ligure, e delle iniziative possibili per rendere la catena produttiva più solida”.
Dalla situazione attuale, secondo il Mise, emerge un quadro più che positivo, in quanto l’azienda ha riconosciuto il valore dello storico marchio e ha confermato il proprio impegno a rilanciare il sito di Novi.
A ottobre l’azienda ha ceduto la divisione gelati, a marchio Maestri Gelatieri Italiani, a gruppo Optima, una transazione che ha generato però una pesante controversia legale.
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