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Nestlé e L'Oréal prendono "le distanze"
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Nestlé e L'Oréal prendono "le distanze"
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Con netto anticipo rispetto alla scadenza del patto di sindacato, ossia il 29 aprile, è cominciato il disimpegno di gruppo Nestlé da L’Oréal.
La multinazionale svizzera – che deteneva il 29,5% del capitale -, aveva annunciato, già tempo fa, di non ritenere strategica la propria partecipazione nel colosso della cosmesi, controllato per il 30,5% dalla famiglia Bettencourt.
Non è chiaro se l’8% passato di mano ieri (10 febbraio), 48,5 milioni di azioni per circa 6 miliardi di euro, sia solo l’inizio di un’operazione più vasta sull’intera partecipazione del socio elvetico. Di mezzo c’è un’ulteriore complicazione, o spiegazione, a seconda dei punti di vista.
Secondo le clausole il diritto di prelazione dei Bettencourt scade infatti il 29 aprile. A questo punto Nestlé sarebbe autorizzata, ammesso che le sue intenzioni siano ancora valide, a vendere a terzi la restante parte del proprio pacchetto.
In ogni caso, tramite un’architettura finanziaria che prevede fra l’altro il trasferimento di un 50% di Galderma, società paritetica formata dalle due multinazionali nel settore dermatologico, e il trasferimento di una somma cash di 3,4 miliardi, con l’operazione attuale la quota elvetica scende al 23,9%.
Sempre il 10 febbraio L’Oréal ha annunciato i propri dati per l’esercizio 2013. Ha sintetizzato Jean-Paul Agon, Presidente e direttore generale: «L’anno segna una nuova e robusta crescita per il gruppo, con una decisa progressione del giro di affari (a 22,98 miliardi, +5%) e conferma la nostra eccezionale performance rispetto a un mercato con tassi evolutivi più modesti”.
In particolare la divisione dei prodotti di largo consumo evidenzia un +4,9%, guadagnando quote di mercato a livello mondiale.
Per zona geografica si presentano particolarmente dinamiche l’Europa dell’Est e l’America del Nord, pure in un contesto meno brillante. I nuovi mercati, a parte il Giappone, mettono a segno una progressione a doppia cifra dei ricavi.
«La redditività ha raggiunto un livello record, confermando la validità del nostro modello – ha concluso Agon -. Affrontiamo il 2014 con fiducia e continuiamo a perseguire la nostra missione, ossia ‘La bellezza alla portata di tutti’, un obiettivo corroborato dalla forza della ricerca continua e dall’incessante innovazione, ma anche dal ricco portafoglio di marchi, diffuso a livello mondiale”.
La multinazionale svizzera – che deteneva il 29,5% del capitale -, aveva annunciato, già tempo fa, di non ritenere strategica la propria partecipazione nel colosso della cosmesi, controllato per il 30,5% dalla famiglia Bettencourt.
Non è chiaro se l’8% passato di mano ieri (10 febbraio), 48,5 milioni di azioni per circa 6 miliardi di euro, sia solo l’inizio di un’operazione più vasta sull’intera partecipazione del socio elvetico. Di mezzo c’è un’ulteriore complicazione, o spiegazione, a seconda dei punti di vista.
Secondo le clausole il diritto di prelazione dei Bettencourt scade infatti il 29 aprile. A questo punto Nestlé sarebbe autorizzata, ammesso che le sue intenzioni siano ancora valide, a vendere a terzi la restante parte del proprio pacchetto.
In ogni caso, tramite un’architettura finanziaria che prevede fra l’altro il trasferimento di un 50% di Galderma, società paritetica formata dalle due multinazionali nel settore dermatologico, e il trasferimento di una somma cash di 3,4 miliardi, con l’operazione attuale la quota elvetica scende al 23,9%.
Sempre il 10 febbraio L’Oréal ha annunciato i propri dati per l’esercizio 2013. Ha sintetizzato Jean-Paul Agon, Presidente e direttore generale: «L’anno segna una nuova e robusta crescita per il gruppo, con una decisa progressione del giro di affari (a 22,98 miliardi, +5%) e conferma la nostra eccezionale performance rispetto a un mercato con tassi evolutivi più modesti”.
In particolare la divisione dei prodotti di largo consumo evidenzia un +4,9%, guadagnando quote di mercato a livello mondiale.
Per zona geografica si presentano particolarmente dinamiche l’Europa dell’Est e l’America del Nord, pure in un contesto meno brillante. I nuovi mercati, a parte il Giappone, mettono a segno una progressione a doppia cifra dei ricavi.
«La redditività ha raggiunto un livello record, confermando la validità del nostro modello – ha concluso Agon -. Affrontiamo il 2014 con fiducia e continuiamo a perseguire la nostra missione, ossia ‘La bellezza alla portata di tutti’, un obiettivo corroborato dalla forza della ricerca continua e dall’incessante innovazione, ma anche dal ricco portafoglio di marchi, diffuso a livello mondiale”.
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