Nel 2020 Nova Coop aumenta i ricavi ma l’utile si dimezza
Nel 2020 Nova Coop aumenta i ricavi ma l’utile si dimezza
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di Emanuele Scarci
Per Nova Coop un 2020 in chiaroscuro.
Le vendite della rete commerciale aumentano nel canale super ma calano negli ipermercati mentre le attività nell’energia-immobiliare rimangono stabili. Alla fine il fatturato consolidato cresce dell’1,5% a 1,56 miliardi di euro ma l’utile netto scivola del 55% a 6,1 milioni. Nova Coop paga l’esposizione sul canale iper ma anche i mancati i dividendi (oltre 12 milioni) delle società partecipate e, in particole, quelli di Unipol, di cui la cooperativa detiene il 6,3% delle azioni. Tuttavia gli obiettivi strategici sono stati centrati: Mol e utile operativo sono rimasti in positivo.
L’attività core della cooperativa guidata dal presidente Ernesto Dalle Rive, cioè il retailing, consolida ricavi per 1,02 miliardi, +3,74% sull’esercizio precedente. Il canale ipermercati ha sviluppato vendite per 606,2 milioni, -1,65% mentre il canale supermercati è arrivato a 420,3 milioni, +12,6%.
I differenti andamenti nei 2 canali sono stati condizionati dalla pandemia e dalle restrizioni del Governo che hanno inibito, in particolare, la vendita di alcuni settori/categorie (per esempio, ristorazione, tessile esterno, reparti casa) e limitato la mobilità durante i periodi di lockdown, penalizzando in particolare le grandi strutture.
Novacoop conta attualmente 65 punti vendita in 2 Regioni (Piemonte e, marginalmente, Lombardia), divisi tra 45 supermercati, 3 superstore, 16 ipermercati e 1 Fiorfood. Più 4 Enercoop.
Meno scontrini più valore
Nel 2020, a rete corrente, gli scontrini in Nova Coop si sono contratti del 19,6%, ma la spesa media è risultata in forte incremento: gli ipermercati chiudono con un importo medio di 40,7 euro contro i 31,5 euro del 2019 (+29,1%) e i supermercati di 32,6 euro contro 24,9 euro (+31,4%).
Il prestito sociale è arrivato a 726,5 milioni dai 693 milioni del 2019 e i soci a 86.667, +546 unità. Il deposito medio è stato di 8.382 euro. L’ammontare complessivo del prestito sociale non eccede il limite del triplo del patrimonio netto risultante dal bilancio consolidato: il rapporto è dello 0,91.
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