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Grana: dal Trentino con sapore
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Grana: dal Trentino con sapore
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Chiude con segnali incoraggianti il bilancio 2013 del Consorzio Trentingrana Concast: 56,303 milioni di euro per la Linea Trentingrana, con un utile netto di 230. 20. Dati positivi, considerato l’investimento fatto – con mezzi propri - per la nuova linea di confezionamento e la ristrutturazione del reparto nello stabilimento di Segno di Taio (TN).
I 17 caseifici sociali, per un totale di 744 allevatori soci, hanno conferito oltre 104.000 quintali di latte, pari al 50% del totale prodotto lo scorso anno in Regione.
Traguardo più che raggiunto anche per le forme: con le 100.587 sfornate nel 2013, il Consorzio ha superato di circa 7.000 pezzi il consuntivo 2012.
L’export, nonostante i numeri relativamente piccoli, rimane un ottimo elemento strategico. Trentingrana Dop oggi è distribuito nelle limitrofe Austria, Germania, Svizzera, ma anche in Usa, Giappone, Australia e Russia. Proprio con un importante gruppo d’acquisto russo si è da poco concluso un accordo per la distribuzione nelle migliori catene della gdo del Paese.
Oggi le vendite oltre confine si attestano intorno al 7%, cifra destinata a espandersi, ma che rimarrà per natura limitata, considerato il tipo di produzione locale, che fa della specificità una caratteristica che si oppone ai grandi numeri.
Per quanto riguarda le innovazioni sono stati studiati due nuovi pack per il canale Horeca: il grattugiato in busta da 1 kg per le cucine professionali e la bustina monodose da 5 grammi per le mense di comunità, scuole e ospedali.
“In un quadro difficile anche per il lattiero-caseario, la forza di Trentingrana resta la denominazione di origine – spiega una nota dell’azienda -. In momenti di crisi è la qualità certificata a fare la differenza nella scelta dei consumatori che, sempre più consapevoli, sanno individuare nel punto vendita i prodotti di valore. Territorialità e genuinità da una parte, rigore e controlli dall’altra sono il mix vincente riconosciuto dagli operatori professionali e dalle famiglie”.
Oltre a Trentingrana Dop, del Gruppo Formaggi del Trentino fanno parte altre eccellenze prodotte dai caseifici consorziati, che hanno segnato un + 5% rispetto al 2013 con 9 milioni di euro. Il gruppo produce inoltre un ottimo burro: 15.000 quintali che contribuiscono al conto economico complessivo per circa 6,5 milioni di euro.
I 17 caseifici sociali, per un totale di 744 allevatori soci, hanno conferito oltre 104.000 quintali di latte, pari al 50% del totale prodotto lo scorso anno in Regione.
Traguardo più che raggiunto anche per le forme: con le 100.587 sfornate nel 2013, il Consorzio ha superato di circa 7.000 pezzi il consuntivo 2012.
L’export, nonostante i numeri relativamente piccoli, rimane un ottimo elemento strategico. Trentingrana Dop oggi è distribuito nelle limitrofe Austria, Germania, Svizzera, ma anche in Usa, Giappone, Australia e Russia. Proprio con un importante gruppo d’acquisto russo si è da poco concluso un accordo per la distribuzione nelle migliori catene della gdo del Paese.
Oggi le vendite oltre confine si attestano intorno al 7%, cifra destinata a espandersi, ma che rimarrà per natura limitata, considerato il tipo di produzione locale, che fa della specificità una caratteristica che si oppone ai grandi numeri.
Per quanto riguarda le innovazioni sono stati studiati due nuovi pack per il canale Horeca: il grattugiato in busta da 1 kg per le cucine professionali e la bustina monodose da 5 grammi per le mense di comunità, scuole e ospedali.
“In un quadro difficile anche per il lattiero-caseario, la forza di Trentingrana resta la denominazione di origine – spiega una nota dell’azienda -. In momenti di crisi è la qualità certificata a fare la differenza nella scelta dei consumatori che, sempre più consapevoli, sanno individuare nel punto vendita i prodotti di valore. Territorialità e genuinità da una parte, rigore e controlli dall’altra sono il mix vincente riconosciuto dagli operatori professionali e dalle famiglie”.
Oltre a Trentingrana Dop, del Gruppo Formaggi del Trentino fanno parte altre eccellenze prodotte dai caseifici consorziati, che hanno segnato un + 5% rispetto al 2013 con 9 milioni di euro. Il gruppo produce inoltre un ottimo burro: 15.000 quintali che contribuiscono al conto economico complessivo per circa 6,5 milioni di euro.
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