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Conapi: più dolcezza con il miele di qualità
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Conapi: più dolcezza con il miele di qualità
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Conapi, Consorzio nazionale apicoltori, a Consiglio. Si è conclusa infatti l’assemblea annuale dei soci di una realtà che immette sul mercato più del 20% del miele italiano ed è il maggior produttore di miele biologico in Italia. La cooperativa che oggi raggruppa 236 soci - fra coop, associazioni e singoli apicoltori - rappresenta 600 operatori del settore, dal Piemonte alla Sicilia.
Con il 40% del prodotto certificato, e con innumerevoli patenti di qualità sia italiane che europee, compreso lo standard ambientale Emas, Conapi e' leader nella produzione di miele italiano biologico. Il Consorzio offre numerose varietà di mieli regionali e monoflora raccolti nei territori più vocati d'Italia che sono distribuiti a marchio Alce Nero e Mielizia e nella gdo.
Nella relazione di bilancio dell’esercizio 2012-2013, sono stati presentati i risultati dell’anno di produzione 2012 che hanno evidenziato dati fortemente condizionati dall’instabilità climatica e dalla sempre maggiore fragilità delle api.
Gli standard di conferimento, normalmente attestati sui 22.000 quintali, sono diminuiti sensibilmente non superando, in quest’annata, i 15.000 quintali: sono risultati in linea comunque con le forti diminuzioni dei raccolti registrate anche nei Paesi dell’Est Europa e dei Balcani, forti produttori di miele.
“Le maggiori problematiche sono state al Nord” ha dichiarato Diego Pagani, presidente uscente della Cooperativa, che dovrebbe essere riconfermato nei prossimi giorni nel mandato 2013-2016.
“In Settentrione le condizioni climatiche hanno determinato una sensibile diminuzione delle produzioni di acacia, ma anche di castagno millefiori e melata di metcalfa. Ha tenuto, al Sud, la produzione di agrumi anche se, in questo caso, il principale problema è rappresentato dalla moria delle api, sempre più spesso connessa all’uso eccessivo di chimica in agricoltura. Si conferma molto problematica la produzione di miele di eucalipto, a causa dell’infestazione degli alberi a opera della Psilla che, solo in parte, è stata compensata dall’aumento del millefiori e dal girasole”.
E’ stato approvato un bilancio che, con un fatturato di 15 milioni di euro, di cui il 90% derivante dal miele e dai prodotti apistici, e un utile di oltre 101.000 euro, conferma la solidità della cooperativa. Conapi, che stima un patrimonio consolidato di oltre 3,6 milioni, presenta, anche quest’anno, un risultato soddisfacente, non solo perché ha segno positivo, ma perché emerge in tutta chiarezza che si tratta di cifre dalle quali i soci ne escono premiati.
Giuseppe Piscopo, direttore generale di Legacoop Agroalimentare, intervenuto all’assemblea, si è congratulato per la solidità, non solo economica, di Conapi che consente ai soci di vedere valorizzato e puntualmente remunerato il proprio lavoro, mettendoli nelle condizioni di fare progetti e investimenti per il futuro delle proprie aziende.
Facile concludere insomma che il miele italiano ha molte amarezze, ma trova nella qualità il proprio balsamo.
Con il 40% del prodotto certificato, e con innumerevoli patenti di qualità sia italiane che europee, compreso lo standard ambientale Emas, Conapi e' leader nella produzione di miele italiano biologico. Il Consorzio offre numerose varietà di mieli regionali e monoflora raccolti nei territori più vocati d'Italia che sono distribuiti a marchio Alce Nero e Mielizia e nella gdo.
Nella relazione di bilancio dell’esercizio 2012-2013, sono stati presentati i risultati dell’anno di produzione 2012 che hanno evidenziato dati fortemente condizionati dall’instabilità climatica e dalla sempre maggiore fragilità delle api.
Gli standard di conferimento, normalmente attestati sui 22.000 quintali, sono diminuiti sensibilmente non superando, in quest’annata, i 15.000 quintali: sono risultati in linea comunque con le forti diminuzioni dei raccolti registrate anche nei Paesi dell’Est Europa e dei Balcani, forti produttori di miele.
“Le maggiori problematiche sono state al Nord” ha dichiarato Diego Pagani, presidente uscente della Cooperativa, che dovrebbe essere riconfermato nei prossimi giorni nel mandato 2013-2016.
“In Settentrione le condizioni climatiche hanno determinato una sensibile diminuzione delle produzioni di acacia, ma anche di castagno millefiori e melata di metcalfa. Ha tenuto, al Sud, la produzione di agrumi anche se, in questo caso, il principale problema è rappresentato dalla moria delle api, sempre più spesso connessa all’uso eccessivo di chimica in agricoltura. Si conferma molto problematica la produzione di miele di eucalipto, a causa dell’infestazione degli alberi a opera della Psilla che, solo in parte, è stata compensata dall’aumento del millefiori e dal girasole”.
E’ stato approvato un bilancio che, con un fatturato di 15 milioni di euro, di cui il 90% derivante dal miele e dai prodotti apistici, e un utile di oltre 101.000 euro, conferma la solidità della cooperativa. Conapi, che stima un patrimonio consolidato di oltre 3,6 milioni, presenta, anche quest’anno, un risultato soddisfacente, non solo perché ha segno positivo, ma perché emerge in tutta chiarezza che si tratta di cifre dalle quali i soci ne escono premiati.
Giuseppe Piscopo, direttore generale di Legacoop Agroalimentare, intervenuto all’assemblea, si è congratulato per la solidità, non solo economica, di Conapi che consente ai soci di vedere valorizzato e puntualmente remunerato il proprio lavoro, mettendoli nelle condizioni di fare progetti e investimenti per il futuro delle proprie aziende.
Facile concludere insomma che il miele italiano ha molte amarezze, ma trova nella qualità il proprio balsamo.
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