Amaro Lucano 1894, il famoso gruppo di Pisticci, in provincia di Matera, ha rilevato la maggioranza di Mancino Vermouth, esponente del vermut piemontese di alta qualità, proposto in sette varianti: secco, rosso amaranto, vecchio, chinato…

L’azienda, fondata nel 2010 dal barman Giancarlo Mancino, distribuisce i suoi prodotti, per il 90% all’estero (più del 50% nel Far East e Usa) e si inserisce nella fascia di lusso degli alcolici destinati al canale on trade, ossia l’Horeca.

L’avvicinamento fra le due realtà è di vecchia data e risale al 2013, quando Leonardo Vena, amministratore delegato di Lucano e discendente della famiglia fondatrice, incontrò Mancino a Chicago. I due, che si stimavano da sempre, decisero che avrebbero senz’altro trovato il modo di creare un business comune.

L’intesa prevede che Giancarlo Mancino rimanga al timone della propria creatura, in veste di consigliere con delega allo sviluppo.

In questo modo Lucano aggiunge al proprio portafoglio ben sette prodotti di fascia top, amplia il proprio perimetro ai vini speciali (tale è il vermut) e allarga ancora il proprio sguardo oltre confine, puntando nuovamente su Paesi lontani, ma ad alto tasso di crescita per il made in Italy.

Mancino Vermouth, dal canto suo, entra nel settore degli spirits dalla porta principale, cioè tramite un gruppo con poco meno di 130 anni di vita, nato nel 1894 dalla genialità del pasticcere Pasquale Vena, che preparava il suo amaro mescolando un azzeccato mix di una trentina di erbe officinali.

Oggi la formula del prodotto e lo spirito artigianale sono rimasti intatti, come è rimasto centrale il ruolo dell’amaro, ma, nel corso del tempo, l’azienda ha esteso i propri interessi al brandy e alle grappe, ottenute da grandi vitigni del Sud, come Cannonau, Nero d’Avola, Aglianico, Primitivo, Negroamaro.

Spiega, all’agenzia Ansa, il presidente di Amaro Lucano, Pasquale Vena: «Conosciamo molto bene la realtà di Mancino Vermouth e siamo convinti che insieme riusciremo a raggiungere obiettivi di crescita sempre più importanti. Questa operazione è la conferma di quanto Lucano 1894 sia sempre attenta a cogliere opportunità nel mercato mondiale, ancora di più se questi nuovi business consentono un ulteriore allargamento delle proprie frontiere di mercato preservando al contempo i valori territoriali e le origini, in questo caso tutte ‘Lucane’. La nostra ambizione è di diventare un polo di eccellenza nel settore di riferimento, coinvolgendo realtà imprenditoriali che condividono i nostri stessi valori».

Amaro Lucano 1894, con un giro d’affari di circa 20 milioni di euro, ha già imboccato con forza la strada dell’internazionalizzazione, grazie a un piano strategico durato cinque anni. “Il fatturato attribuibile all’export – si legge sul sito dell’azienda - è in costante crescita e rappresenta una delle opportunità di business più importanti. Oggi Lucano è ben presente in tutti e 5 i continenti e in più di 30 Paesi, con un focus particolare su Usa, Cina e Germania”.