Un milione e 400mila firme contro l'allevamento in gabbia
Un milione e 400mila firme contro l'allevamento in gabbia
- Information
I cittadini europei dicono no all’allevamento in gabbia degli animali: la petizione, denominata Iniziativa dei Cittadini Europei End the Cage Age, ha infatti raggiunto, il 2 ottobre, 1,4 milioni di firme – per la precisione 1.
97.113, ben al di sopra del minimo necessario di 1 milione di firme richieste -, grazie all’opera delle 170 associazioni e organizzazione aderenti di cui 21 italiane, tra le quali Legambiente, Compassion in world farming Italia, Lav, Animalisti italiani Onlus, Enpa, Il Fatto alimentare, Confconsumatori e molte altre.
Le firme, di cui 90.000 di nostri concittadini, sono state consegnate alla Commissione europea, dopo due anni di inteso lavoro: Ice è stata infatti registrata da Bruxelles l’11 settembre del 2018, con l’obiettivo dichiarato di porre fine al trattamento disumano degli animali d'allevamento tenuti in gabbia.
Nella proposta gli organizzatori hanno chiesto alla Commissione di proporre una legislazione che vieti l'uso delle gabbie per galline ovaiole, conigli, pollastre, polli da carne riproduttori, galline ovaiole riproduttrici, quaglie, anatre e oche, stalli da parto per scrofe, box per scrofe e box individuali per vitelli, là dove non già proibiti.
Spiega Cifw Italia: “Di tutti i terribili sistemi usati per controllare gli animali, la gabbia è uno dei peggiori: solo in Europa, oltre 300 milioni di animali da allevamento vivono allevati in gabbie ogni anno. Siamo nel XXI secolo: non dovremmo vivere in tempi bui. Eppure, in alcuni casi, quest'epoca è più oscura di altre. È giunto il momento che la zootecnia si evolva e si introducano sistemi alternativi di allevamento”.
La classifica stilata da End of the cage age registra la poco invidiabile posizione del nostro Paese, che si piazza al 15° posto nella vicinanza all'abolizione delle gabbie. Primi sono Austria, Lussemburgo e Svezia e ultimi, dal 26° al 28° posto, sono Portogallo, Spagna e Malta.
Come riporta l’agenzia Ansa, Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus e membro del comitato di cittadini promotore di Ice, ha commentato: "Il 2 ottobre abbiamo scritto la storia per gli animali negli allevamenti. Niente sarà più come prima. Il messaggio che è emerso dallo strepitoso successo della nostra Ice non potrebbe essere più forte e più chiaro: i cittadini europei hanno preso posizione a favore degli animali e detto 'basta gabbie, basta crudeltà”.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.